La restituzione dell’Imu agli italiani

 Fuochi d’artificio nella giornata di ieri a Milano. Berlusconi avvia l’operazione choc della sua campagna elettorale, fatta di strategia elettorale e mosse poco ortodosse (leggi: L’effetto Balotelli in campagna elettorale), mettendo sempre  se stesso di fronte alla platea e accentrando ogni dibattito sulla propria figura e le proprie idee. Significa che ieri è cominciata la fase più forte della campagna elettorale – del resto siamo a 3 settimane dal voto – e che per i prossimi venti giorni la contesa elettorale sarà una battaglia senza esclusione di colpi.

L’effetto Balotelli in campagna elettorale

Una faccia nuova nella campagna elettorale italiana ha fatto irruzione ieri pomeriggio alla Malpensa. E si è mossa ieri sera per Milano sotto l’ala protettrice di Silvio Berlusconi, protagonista assente della nuova mossa, nonché regista occulto che prova a risalire la china dei sondaggi con una mossa scaltra e, secondo alcuni, fruttifera. Stiamo parlando della faccia ben nota di Mario Balotelli che rientra in Italia pagato 20 milioni di euro da Silvio Berlusconi.

Bruxelles contro Berlusconi

Di nuovo da Bruxelles piovono accuse sul capo di Silvio Berlusconi. Non è la prima volta che gli organi comunitari intervengono apertamente nella politica italiana (leggi anche: Bruxelles contro l’Imu), e non è la prima volta che il bersaglio è il cavaliere. Questa volta le accuse riguardano la politica economica del precedente governo Pdl colpevole, secondo Bruxelles, di essere venuto meno agli impegni presi e di aver, di fatto, innescato la crisi in Italia e la salita dello spread.

Elezioni 2013: Berlusconi al Memoriale della Shoah

Sortita imprevista del cavaliere Silvio Berlusconi che ieri, in piena campagna elettorale (leggi anche: Elezioni 2013: la campagna elettorale di Monti), e senza alcun preavviso, è piombato alla stazione Centrale di Milano per partecipare alle celebrazioni per la giornata della Memoria. Una visita privata e pubblica al tempo stesso: privata in quanto Berlusconi non era stato invitato e un suo intervento non faceva parte di nessun ordine del giorno. Pubblica nel senso che gli inviati di tutta la stampa nazionale erano ieri alla stazione di Milano.

Elezioni 2013: Monti a Milano

 

La presentazione dei capilista in Lombardia di Scelta Civica tenutasi ieri a Milano è diventata l’occasione per il premier dimissionario Mario Monti di fare il punto della situazione sulla propria posizione e le possibile alleanze. Potremmo dire, in potentissima sintesi,  che il professore ha ribadito alcuni punti chiave della propria attività politica, ha sottolineato l’equidistanza da Pd e Pdl, ha lanciato qualche stoccata ai leader avversari e si è fatto un giro a corso Buenos Aires.

Elezioni 2013: presentata l’Agenda di Confindustria

Presentata ieri a Roma l’Agenda di Confindustria. Sembra contenere le linee guida di politica economica e fiscale di un Paese per quanto è dettagliata. Investe più o meno tutti gli ambiti di governo economico: c’è spazio per la revisione di molte imposte, per la riforma del lavoro, progetti di privatizzazioni, assorbimento dei dettami comunitari e tanto altro. E non manca lo slogan finale sui due milioni di posti di lavoro nel giro dei prossimi cinque anni.

Liste Pdl: la versione di Cosentino

La conferenza stampa di Nicola Cosentino si è tenuta ieri a Napoli in un albergo sul lungomare. Cosentino non si è sottratto né alle domande nè alla ressa di giornalisti (la conferenza è stata rimandata perché la sala prenotata conteneva un terzo degli addetti ai lavori). E’ apparso calmo e sicuro di sé e ha trasformato in uno show dai forti caratteri personali quella che potrebbe essere stata una delle sue ultime uscite in veste istituzionale.

Rubygate: sentenza dopo il voto

Il processo Ruby non viene sospeso, ma l’iter si allunga e la sentenza non verrà emessa in campagna elettorale. Quindi la richiesta del collegio di difensori di Berlusconi è stata respinta, ma il calendario delle udienze appena stilato individua nel 4 marzo, quindi dopo le elezioni, la lettura della sentenza. Una decisione che accontenta tutti, nei fatti, ma nessuno a parole.

Elezioni 2013: la campagna elettorale di Monti

La campagna elettorale del premier uscente Mario Monti ha avuto inizio. Gli ingredienti ci sono tutti: il tono più aggressivo del solito, la scelta di una cornice allusiva e la presa di distanza dagli altri contendenti. Da tutti, e da destra e da sinistra. C’è anche la volontà di presentarsi come figura lontana dagli schemi di partito che hanno caratterizzato la politica fino ad oggi, ma, secondo i detrattori, in fondo, la forza di abbandonare i vecchi schemi pubblicamente attaccati, al momento, non c’è.

Elezioni 2013: le liste del Pdl

Le liste elettorali del Pdl stentano a prendere una forma definitiva. Eppure i termini per la presentazione sono ormai agli sgoccioli: la frenesia tipica delle ultime ore in occasioni come queste, si sta trasformando in un travaglio ricco di colpi di scena assai più problematico in occasione delle prossime elezioni e dell’imminente apertura della campagna elettorale. Il problema più grosso da risolvere rimane per il Pdl trovare l’equilibrio tra l’incandidabilità degli inquisiti e la capacità di portare voti.

Elezioni 2013: Berlusconi premier?

I simboli elettorali sono stati presentati da poche ore e già nascono le prime polemiche. Questa volta non ci riferiamo a irregolarità o inadempimenti burocratici, ma a qualcosa di più concreto. Al momento il nodo principale fonte di discussione non riguarda il premier dimissionario Monti (Ecco il simbolo della lista Monti al Senato “Scelta civica con Monti per l’Italia”), ma è il simbolo del Pdl sulla cui scheda c’è scritto a chiare lettere “Berlusconi presidente”.

Luciano Moggi si candida nella lista di Stefania Craxi “Riformisti italiani” per il centrodestra

 Un’altra candidatura a sorpresa arriva tra le fila del centro-destra, Luciano Moggi svela la sua velleità politica candidandosi alla Camera dei Deputati nella lista dei Riformisti italiani creata dalla figlia di Bettino Craxi, Stefania Craxi. L’ex direttore generale della Juventus, l’uomo simbolo di Calciopoli scende in campo e viene candidato come capolista nel Piemonte, e il suo schieramento farà parte della coalizione del centro-destra PDL – Lega.