Elezioni 2013. Il PDL prepara le liste, in Campania c’è Cosentino

 Ancora non sono state ufficializzate le liste del PDL ma già vengono fuori i nomi più illustri che verranno candidati nelle prime posizioni in ogni regione. Fanno discutere alcune candidature scomede al partito sopratutto in termini di immagine ma con i tempi serratissimi non importa più la qualità ma la quantità di voti che si riescono ad imbarcare sopratutto per la corsa al Senato, dove l’obiettivo diventa a questo punto il “pareggio”, come accadde nel 2006 con il governo Prodi che vinse a palazzo Madama per pochi voti e quindi ottenne pochissimi seggi utili per governare in maniera stabile.

Elezioni 2013: Monti contro tutti

Monti corre da solo. Non è solo una scelta formale già per altro testimoniata dalla creazione del proprio movimento (Ecco il simbolo della lista Monti al Senato “Scelta civica con Monti per l’Italia”), ma è un punto fermo della sua campagna elettorale. In altre parole è come se il Professore con l’avvicinarsi delle elezioni e il conseguente inasprimento dei toni elettorali ci tenga a prendere le distanze sia da Berlusconi che Bersani. Con motivazioni differenti ma con eguale fermezza.

Alleanza Lega – Pdl: elezioni 2013

L’ufficialità dell’accordo tra Lega e Pdl passa attraverso le parole di Roberto Maroni che ha fatto una scelta che sembra più di convenienza che ideologica. O che almeno l’ha fatta passare come tale, dettata più che da un’adesione ideologica all’agenda politica del Pdl dalla convenienza del momento politico. In potentissima sintesi non sbagliamo se affermiamo che Maroni sta con Berlusconi perché non può farne a meno.

Berlusconi cerca l’intesa con la Lega per riconquistare il 40% del 2008

 Il cavaliere resta ottimista e in un’ ultima intervista telefonica al Tg5 racconta le sue convizioni e la sua strategia. L’allenza con la Lega resta imprescindibile anche se fino ad ora non c’è nulla ancora di ufficiale. L’obiettivo di Berlusconi è chiudere l’alleanza con il carroccio al più presto e puntare insieme a quel 40% che nel 2008 lo riconfermò premier dopo la breve parentesi di Prodi. Berlusconi è convinto di poter recuperare consensi anche se non nasconde un po’ di nervosismo per la salita in campo di Monti che in un certo qual modo toglierà molti voti al PDL.

Italia ipotesi Berlusconi candidato premier i sondaggi sono negativi

In questi giorni non si fa altro che commentare la ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. All’annuncio lo spread sale, i titoli finanziari scendono, i quotidiani internazionali invitano ad un ripensamento e vanno giù pesante nel ricordare gli anni del berlusconismo. In Italia si accende il dibattito, molti hanno accolto con giubilo la decisione del Capo, altri e non solo gli appartenenti alla classe politica avversa hanno reagito con molto meno entusiasmo invitando il cavaliere a fare quel fatidico passo indietro.

Il calendario parlamentare dalle dimissioni di Monti alla legge di stabilità

 Ormai le dimissioni di Monti sono irrevocabili, l’Italia si prepara al voto anche se manca ancora qualcosa da fare al governo affinché si possa dire conclusa la sua esperienza. Di certo molte delle riforme annunciate finiranno su di un binario morto, per ora l’unica certezza è la legge di Stabilità 2013 che verrà approvata, si pensa, entro Natale provando in questo modo a tranquillizzare i mercati scossi dalle dimissioni del professore.

Al Senato nuovo no alla riforma della legge elettorale

Dopo l’ennesima rottura delle trattative tra PD e PDL al Senato, si allontana sempre di più la possibilità di poter andare al voto con una legge elettorale che restituisca ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti.  L’attuale legge, definita “Porcellum” a ragion veduta, non lega in alcun modo il cittadino al proprio candidato, anzi permette ai partiti di presentare liste progettate a tavolino, problema che sarebbe superato se si reintroducessero le preferenze.

PDL in senato nuova legge ad personam per un quarto grado di giudizio

Attraverso un emendamento al decreto sviluppo i senatori del PDL cercano di inserire nell’ordinamento giuridico un “quarto grado” di giudizio con effetto retroattivo che quindi possa interessare anche processi già terminati. In Italia ufficialmente i gradi di giudizio sono tre, infatti abbiamo: tribunale (1° grado) – appello (2° grado) – cassazione (3° grado).

La disfatta del Popolo della Libertà

Chi sarebbe veramente uscito sconfitto, forse definitivamente, dalle elezioni amministrative di domenica 6 maggio e lunedì 7 maggio 2012, sarebbe il Popolo della Libertà che, privato a suo tempo del proprio carismatico leader, quel Silvio Berlusconi che, dopo aver consegnato le chiavi del partito nelle inesperte mani di Angelino Alfano, avrebbe osservato la più recente tornata elettorale dalla fredda e, soprattutto, lontana Russia, e del Governo dello Stato italiano, non sarebbe più riuscito a trovare la propria fondamentale identità.

Cassazione annulla sentenza Dell’Utri

18 anni di accuse, procedimenti, prove indiziarie e sentenze non sarebbero sufficienti, secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nella giornata di ieri, per condannare, definitivamente, l’ex senatore del Partito delle Libertà Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa.

Alfano propone una nuova legge elettorale

Angelino Alfano, attuale coordinatore unico del Popolo delle Libertà, avrebbe ricevuto il beneplacito di Silvio Berlusconi, attuale Primo Ministro, per la creazione di una nuova formula elettorale.
La questione, sicuramente scottante, si è dovuta riaprire, a detta proprio dell’ex ministro della Giustizia, per rinvigorire quella coesione che permise al centrodestra di vincere le elezioni ma che, ora come ora, attanagliata com’è l’Italia da mille problemi che necessitano d’urgente risposta, problemi ai quali ogni esponente dell’Esecutivo vorrebbe reagire in maniera differente, , scricchiola pericolosamente.

Fini vuole Maroni premier

Nel corso di un’intervista al quotidiano La Repubblica, analizzando la situazione politico-economica italiana bisognosa di un urgente rinnovamento, il Presidente della Camera ha dichiarato di voler vedere cadere l’attuale Governo Berlusconi in favore di un prossimo Governo Maroni, convinto che il titolare del Viminale sia l’unico uomo del centrodestra in grado di dare la spallata definitiva ad un progetto polito fallimentare che cerca di perpetrarsi (leggi: trascinarsi) oltre il 2013 grazie all’elezione di Angelino Alfano, attuale ministro di Grazia e Giustizia, quale coordinatore unico del PdL (Popolo della Libertà) e possibile candidato premier delle elezioni venture.

LE REAZIONI POLITICHE