Amato in pole per il Quirinale

Non c’è più tempo per le trattative sotterranee nella corsa al Quirinale. Ormai siamo agli sgoccioli e tra qualche giorno conosceremo chi sarà il nuovo inquilino di Palazzo del Quirinale per i prossimi sette anni. A conti fatti le priorità intorno a cui la classe politica intera del nostro Paese sta concentrando la propria attenzione e la propria attività sono, al momento, due: l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica da un lato, la formazione del nuovo governo dall’altro. Ma la prima, al momento, è di gran lunga la più pressante.

Quirinale: intesa Monti – Bersani

Un nuovo fronte di trattativa si apre per quanto riguarda l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Del resto, siamo ormai agli sgoccioli per l’avvio delle procedure che decideranno chi sarà il nuovo inquilino di Palazzo del Quirinale ed è quindi intuibile che le trattative si fanno adesso più serrate. Nelle ultime settimane sono stati Berlusconi e Bersani, rispettivamente leader del Partito Democratico e del Popolo della Libertà, a tirare le fila del discorso, eppure, nella giornata di ieri, ha parlato Monti.

Quirinale: la rosa del PD

La fine del mandato di Giorgio Napolitano si avvicina, le dichiarazioni dell’attuale Presidente della Repubblica sono limpide in merito all’esclusione categorica di un possibile, anche se difficilmente proponibile anche solo dal punto di vista del diritto costituzione, Napolitano – bis, e l’elezione del nuovo Capo dello stato si avvicina. Tutto ciò in un contesto per altro assai difficile in cui le ultime mosse del Quirinale sono state mosse interlocutorie e infruttuose, cioè l’incarico a Bersani prima e la nomina dei dieci saggi dopo.

Scontro Berlusconi – Bersani sul governissimo

Prove sempre più difficili di dialogo tra Berlusconi e Bersani. Con l’inserimento di Beppe Grillo e del suo Movimento a Cinque Stelle che il prossimo Presidente della Repubblica lo vuole scegliere su internet. Nulla di più complesso in questo frangente della vita politica del nostro Paese: e nulla di più inutile proprio in un momento come questo laddove le parole d’ordine dovrebbero essere serietà e rapidità. Fatto sta che sono passati quasi due mesi dalle elezioni del 24 e del 25 febbraio e l’incertezza impera ancora.

Patto segreto Berlusconi – Bersani

L’intesa tra Berlusconi e Bersani non è più solo un’ipotesi sulla carta, ma tanti sono gli indizi che lasciano pensare gli addetti ai lavori e non. In effetti, le posizioni che stanno mantenendo il leader del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra da un lato, e il leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra dall’altro, sono solo apparentemente inconciliabili. E, dato ancor più rilevante, si tratta di posizioni che nel corso delle ultime settimane vanno via via avvicinandosi: basti pensare alle dichiarazioni immediatamente successive alle elezioni del 24 e 25 febbraio e a quanto accaduto negli ultimissimi giorni.

Berlusconi fece sesso con Noemi Letizia minorenne

 Torna in prima pagina, la storia di Silvio Berlusconi con la giovanissima Noemi Letizia, che nel 2009 stranamente ebbe la fortuna di avere alla sua festa di diciotto anni la presenza del Presindete del Consiglio dei Ministri in carica da poco meno che un anno. Fecero scalpore le foto che ritraevano il presidente ad una festa di una diciottenne, tante le storie inventate, niente di chiaro ed è tutto passato come se fosse una cosa normale che una delle cariche dello stato più importanti presenzi alla festa di compleanno di una diciottenne.

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Accordo Berlusconi – Bersani sul Quirinale

I margini per l’accordo tra Berlusconi e Bersani ci sono. E’ questa, nei fatti, la notizia più importante della giornata politica di ieri che ha vissuto un incontro nel pomeriggio tra il segretario del Partito Democratico e leader della coalizione di centrosinistra Pierluigi Bersani e il suo dirimpettaio Silvio Berlusconi, leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra. Si è trattato di un incontro non ufficiale e neanche risolutivo, ma, ad ogni modo, si è aperto in modo pubblico il dialogo tra le due coalizioni.

Bersani: Berlusconi? Ti conosco mascherina

 Continua l’impasse politico che vede il nostro Paese fermo immobile a ormai quaranta giorni dalle elezioni politiche. Queste’ultime avrebbero dovuto cambiare tutto ma  invece, risolvendosi in un pareggio, hanno gettato l’Italia in una fase di stallo che effettivamente rende difficile immaginare qualsiasi via di uscita. Intanto in questi giorni è atteso il discusso incontro tra Bersani e Berlusconi che dovrebbero fare il punto della situazione sulla questione dell’elezione del Presidente della Repubblica ma non sul possibile governissimo.

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Le otto proposte di Berlusconi

Il cavaliere Silvio Berlusconi torna ad alzare la voce. Ma, questa volta, non lo fa da qualche palco in qualche piazza affollata, ma lo fa con modi più costruttivi. A conti fatti Berlusconi annuncia le proprie mosse per le prossime settimane attraverso il sito ufficiale del Popolo della Libertà generando, in maniera intuibile, una serie di risposte, ufficiali e non. Il contenuto del messaggio consiste nei prossimi disegni di legge che il Pdl presenterà in Aula.

Intesa Berlusconi – Bersani ?

 

Prove di intesa tra Berlusconi e Bersani. Da un lato il leader del Pdl e della coalizione di centrodestra Silvio Berlusconi, dall’altro il leader del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra sembra, e lo ripetiamo, sembra, stiano venendo ad un accordo. E sembra anche che i margini di trattativa siano ben avviati. Nei fatti da più parti l’intesa, o comunque, il dialogo tra i due leader era stato ventilato e, in qualche caso, sollecitato, ma, a quanto pare,  i lavori sono ben avviati.

Consultazioni: il governo di Berlusconi

Governo di coalizione. Questa l’idea di Silvio Berlusconi e della coalizione di centrodestra in merito alle consultazione avviate, per la seconda volta dopo l’esito infruttuoso del primo round, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il governissimo dunque, come risposta alla paralisi istituzionale in cui il nostro Paese si è venuto a trovare subito dopo le elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio (leggi: Dal M5S nessuna fiducia a Bersani). A dire il vero, il cavaliere e i più alti rappresentanti dei partiti della sua coalizione non si sono spostati di una virgola,vale a dire che hanno ribadito il concetto già espresso durante la prima fase delle consultazioni.

Le difficoltà di Bersani e il ruolo di Renzi

I problemi per il leader del Partito Democratico Pierluigi Bersani non si sono esauriti di certo quando ha ottenuto l’incarico dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A dire il vero, potremmo che i suoi problemi, se non aumentati, si sono per lo meno resi più pubblici in quanto ormai è lo stesso Bersani che dovrà salire al Quirinale giovedì prossimo. E’ in pratica dall’inizio de Le consultazioni di Bersani che, con una metafora a lui tanto cara soprattutto durante le fasi più calde della scorsa campagna elettorale, è rimasto con il cerino in mano.