La Croazia in Europa

Dalla giornata di ieri la Croazia è entrata a far parte dell’Unione Europea. Per essere ancora più precisi dal 1° luglio quindi dalla mezzanotte tra domenica e lunedì Zagabria è entrata nel novero degli ormai 28 Stati Membri dell’Unione Europea. A conti fatti si tratta di una notizia che enormi cambiamenti nella situazione italiana non li genera, ma che produce comunque novità degne di nota in seno all’Ue e quindi che, per forza di cose, prima o poi avranno una ricaduta, anche se verosimilmente marginale, anche sul nostro Paese. Ma nonostante ciò si tratta di una notizia assolutamente degna di nota.

L’addio di Prodi

Sui principali giornali e organi di informazione di varia natura oggi si parla di Romano Prodi. Le’x fondatore dell’Ulivo, presidente del Consiglio, leader della coalizione di centrosinistra e tanto altro – pensando solo alle cariche politiche rivestite nel corso degli ultimi anni all’interno del nostro Paese – getta la spugna. Le metafore per indicare il momento in cui si decide, in maniera più o meno volontaria, di interrompere definitivamente la propria carriera sono indiscutibilmente tante e affondano le proprie radici in molti e differenti ambiti, eppure abbiamo parlato di gettare la spugna perché quella di Prodi sembra un’uscita di scena mesta e in sordina.

I vincoli economici comunitari

Nella settimana che si sta concludendo, la scena politica all’interno del nostro Paese è stata senza dubbio dominata da una lunga serie di avvenimenti abbastanza eterogenei. Ma, qualora intendessimo sforzarci per trovare un unico comune denominatore potremmo ricercarlo nei rapporti sempre più stretti che vi sono tra l’organigramma politico ed economico del nostro Paese e l’Unione Europea. Significa, in altre parole, che i dettami dell’Unione Europea e di quelli ad essa legati come ad esempio le linee guida della Banca Centrale Europea, si portano dietro un’influenza sempre maggiore all’interno della nostra agenda politica.

Il decreto del fare

Il governo di unità nazionale del presidente del consiglio Enrico Letta si sta preparando in questi giorni al prossimo appuntamento europeo di indiscutibile rilevanza. Stiamo facendo riferimento, nella fattispecie, al prossimo vertice europeo in programma per il 27 di questo mese e in avvicinamento al quale il nostro presidente del Consiglio vuole arrivare preparato. E, in questo caso, la preparazione che Enrico Letta e la maggioranza vogliono approntare è una preparazione concreta sia nei toni che nella sostanza prova ne sia che è allo studio il cosiddetto decreto del fare.

L’allarme di Confindustria

Durissimo affondo del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sull’attuale situazione economica del nostro Paese. E anche sul contesto politico in cui ci stiamo muovendo e ancor di più in cui ci siamo mossi negli ultimi mesi. A conti fatti il presidente degli industriali non le manda a dire sottolineando che le misure degli ultimi mesi si sono rivelate alla prova dei fatti assolutamente insufficienti e inutili nel combattere la terribile crisi che ci sta mettendo in ginocchio. Fino ad arrivare alla frase ad effetto che vede il Nord Italia pronto a cadere nel baratro della crisi.

Hollande rilancia la Francia in Europa

La ricetta politica ed economia di Francois Hollande risulta interessante non solo per il suo Paese ma anche come modello esportabile all’interno dell’Eurozona, tenendo sempre a mente di fare le giuste proporzioni tra una situazione come quella francese e tante altre disseminate all’interno dell’area Euro. Ma procediamo con ordine e iniziamo a contestualizzare le parole di Hollande. L’occasione è stata la classica conferenza semestrale tenuta all’Eliseo che nella fattispecie corrisponde anche al primo anno di presidenza Hollande. Di qui facile dedurre un bilancio del primo anno e un programma per il prossimo.

Il vertice Letta – Barroso

La terza ed ultima tappa del velocissimo tour europeo del neo presidente del Consiglio del nostro Paese Enrico Letta è stata Bruxelles. Letta, negli ultimi tre giorni, subito dopo aver incassato la fiducia in entrambi i rami del Parlamento ha incontrato, nell’ordine, la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino (leggi: Il vertice Letta – Merkel), il leader socialista Francois Hollande a Parigi (leggi: Il vertice Letta – Hollande) e, in ultimo, il capo dell’esecutivo Barroso a Bruxelles presso la sede della Commissione Europea. Si è trattato di un tour rapido e incisivo in cui gettare le basi per una solida collaborazione in sede comunitaria.

Bruxelles: bene la crescita italiana

 

L’Italia è tra i Paesi più virtuosi all’interno dell’Unione Europea. La definizione arriva in via ufficiale direttamente da Olli Rehn, commissario per gli Affari economici e monetari, e riguarda solo qualche aspetto della caratterizzazione economica dell’Italia in seno all’Unione Europea. Ma non per questo deve passare in secondo piano perché, nei fatti, testimonia due elementi: la validità della ricetta Monti – secondo Bruxelles – e la rinnovata fiducia nei nostri confronti da parte degli investitori internazionali.

L’intesa Monti – Merkel in campagna elettorale

Nuovo spot elettorale della cancelliera tedesca Angela Merkel a favore del premier dimissionario Mario Monti. Poche parole, ben ponderate, con cui la Merkel elogia pubblicamente l’operato di Monti e, al contempo, sottolinea la difficoltà del cammino intrapreso dal professore. Difficoltà che, dicono i maligni, sono sottolineate programmaticamente dalla Merkel allo scopo di caldeggiare la continuazione dell’impegno di Monti e quindi, in altre parole, la sua stessa elezione a fine febbraio.

Bruxelles contro l’Imu

Nuove critiche sull’Imu e sulla sua reale efficacia. Questa volta il dissenso non viene da un parte politica che assume la critica all’Imu come bandiera della propria campagna elettorale, ma arriva direttamente dall’estero, e, più precisamente da Bruxelles. La fonte è il rapporto annuale sull’occupazione e gli sviluppi sociali negli Stati membri curata dal commissario Ue al Lavoro Laszlò Andor.

L’Unione Europea insignita con il Premio Nobel per la Pace

Gran giorno quest’oggi, venerdì 12 settembre 2012, per tutti gli europei e l’Unione Europea giacché quest’oggi a Stoccolma, in Svezia, quest’ultima sarebbe stata insignita con il Premio Nobel per la Pace con la motivazione che: “per oltre 60 anni ha contribuito all’avanzamento della pace, della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa”.