Ufficiale l’agenda digitale è legge dello stato

 Ufficiale il testo licenziato dal Senato il 6 dicembre con alcune piccolissime modifiche, è stato approvato (261 sì, 55 no e 131 astenuti) quest’oggi nell’aula di Montecitorio. Tutta via l’attuazione dell’Agenda digitale sarà comunque graduale, dalle prime misure previste per l’inzio 2013 e altre nei prossimi anni. Molto dipenderà dal Governo in carica prima del suo scioglimento e da quello che lo seguirà dopo le elezioni.

Start up innovative e iSrl: agevolazioni e finanziamenti

Continuiamo la nostra rassegna di articoli specificamente dedicati alle start up innovative, altrimenti e più comunemente dette iSrl, grazie alla descrizione delle agevolazioni, anche di natura fiscale, ed ai finanziamenti dei quali potranno usufruire non solamente le start up innovative in quanto tali bensì anche, e soprattutto, finanziatori, investitori ed incubatori d’impresa.

Start up innovative e iSrl: requisiti e caratteristiche

Grazie a questo nostro articolo, che confidiamo essere il primo di una lunga serie nell’ambito della descrizione delle più innovative riforme del Governo Monti, riforme rappresentate dalle start up innovative, o iSrl, dalla banda larga e, soprattutto, dall’Agenda Digitale, vogliamo provare a descrivervi caratteristiche e requisiti delle start up innovative che, come avrete modo di verificare personalmente, avrebbero quale proprio unico scopo quello dell’evoluzione tecnologica, nell’ambito della commercializzazione dei più differenti beni e servizi, ai fini di una migliore e più sostenibile evoluzione economica.

Approvato dal Governo Monti il decreto Crescita 2.0

Il Governo Monti ha finalmente approvato il cosiddetto decreto Crescita 2.0 recante “Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenda digitale e startup” che consideriamo un documento di fondamentale importanza per la crescita economica e sociale del Paese che, se applicato nel migliore dei modi possibile, potrà contribuire alla riduzione della spesa pubblica, all’aumento della trasparenza nei rapporti tra la pubblica amministrazione ed i cittadini, alla riduzione degli sprechi di carattere economico e, in parte, anche finanziario, all’aumento della partecipazione dei cittadini alla vita democratica ed alla gestione concreta della cosa pubblica, alla riduzione del digital divide che ci separa dal resto d’Europa ed all’aumento dei posti di lavoro grazie alla creazione di nuove ed interessantissime opportunità.