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Invece all’Altare della Patria Berlusconi era stato accolto da una piccola folla, occasione che il premier ha sfruttato per dire “Vado avanti, rimango per difendermi“, e “Vado avanti, certo. Non lascio il paese in mano ai comunisti“.
Invece all’Altare della Patria Berlusconi era stato accolto da una piccola folla, occasione che il premier ha sfruttato per dire “Vado avanti, rimango per difendermi“, e “Vado avanti, certo. Non lascio il paese in mano ai comunisti“.
Nello specifico ovviamente si parla dei processi che vedono coinvolto il premier Silvio Berlusoni, ai quali “sarà presente”, come detto sempre ieri dal legale e parlamentare Pdl Niccolò Ghedini.
Berlusconi ha dichiarato che la responsabilità civile dei magistrati se sbagliano è quella che devono pagare, perché questo è il minimo richiesto in uno stato di diritto.
Dal momento che stiamo parlando di una riforma costituzionale, dovrà venir approvata due volte dai due rami del Parlamento.
Come si legge nel comunicato ufficiale rilasciato dal suo medico personale, si è trattato di un’operazione maxillo-facciale di trapianto osseo ed implantologia in anestesia generale.
Umberto Bossi, leader della Lega Nord, ha dichiarato dopo il voto che adesso arriva la parte più difficile, cioè quella che riguarda il federalismo regionale e provinciale.
Il premier, intervenuto nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi insieme a Tremonti per presentare una serie di iniziative in tema di economia ha detto di non essere per nulla preoccupato di quello che sta succedendo.
Il gip di Milano Cristina Di Censo ha disposto il giudizio immediato per il presidente del Consiglio, presentando il decreto, ed accusando il premier di concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby.
Il premier ha anche dichiarato che le dimissioni sono una proposta irricevibile, in quanto non è stato tradito il mandato elettorale e nemmeno le riforme.
Sono state ben 230 le città italiane dove si è manifestato in piazza, a partire dalla capitale. A Roma secondo gli organizzatori erano presenti addirittura 500mila persone, che si sono radunate con lo slogan “tempo di esserci tutte e tutti, vogliamo un Paese che rispetti le donne“.
Queste sono solo alcune delle parole dette da Berlusconi durante un’intervista esclusiva rilasciata a Il Foglio.
L’idea ovviamente è venuta in mente a Silvio Berlusconi durante l’ufficio di presidenza del Pdl. Per cercare di mettere da parte le difficoltà giudiziarie legate alla sua persona, il premier nel corso della riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl svoltasi ieri a Palazzo Grazioli ha proposto questo decreto.