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Il premier ha anche dichiarato che le dimissioni sono una proposta irricevibile, in quanto non è stato tradito il mandato elettorale e nemmeno le riforme.
Il premier ha anche dichiarato che le dimissioni sono una proposta irricevibile, in quanto non è stato tradito il mandato elettorale e nemmeno le riforme.
L’idea ovviamente è venuta in mente a Silvio Berlusconi durante l’ufficio di presidenza del Pdl. Per cercare di mettere da parte le difficoltà giudiziarie legate alla sua persona, il premier nel corso della riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl svoltasi ieri a Palazzo Grazioli ha proposto questo decreto.
I pm hanno stralciato la posizione di Berlusconi creando un fascicolo autonomo, contenente la richiesta di giudizio immediato per i quali è accusato il presidente del Consiglio, cioè concussione e prostituzione minorile.
Il parere della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio è stato così approvato dalla Camera, con 315 voti a favore (senza quello di Berlusconi, assente) e 298 voti contrari. C’è stato un solo astenuto, Luca Barbareschi di Fli, che però ha poi dichiarato di aver commesso un errore.
La proposta della Giunta delle Autorizzazioni è quella di rinviare gli atti alla magistratura perchè la competenza sarebbe del Tribunale dei ministri.
Come spiegato da Alfano, il tema non è mai stato cancellato dall’agenda politica ed anche recenti pronunciamenti della Corte di Strasburgo richiamano l’Italia ad una accelerazione dei processi.
La Minetti, ritenuta una delle organizzatrici delle feste nella residenza di Arcore di Berlusconi, che è indagato per la prostituzione minorile della marocchina Ruby, ha risposto domenica pomeriggio alle domande dei pm Ilda Boccassini e Antonio Sangermano.
Alla manifestazione parteciperà lo stesso presidente del Consiglio. L’obiettivo del Pdl, come spiegato da un dirigente del partito, è quello di scendere in piazza per difendere il premier contro la giustizia politicizzata.
Secondo quanto riferito dal relatore del Pdl, Antonio Leone, sarebbe in atto un intento ritorsivo, se non persecutorio da parte dei magistrati della procura di Milano contro Berlusconi, cioè un vero e propri fumus persecutionis.
Berlusconi ha subito attaccato il programma, parlando di trasmissione disgustosa, con una conduzione spregevole, turpe, ripugnante, parlando addirittura di un postribolo televisivo.
Saranno dunque descritte anche le motivazioni per le quali il premier non si presenterà come da invito ricevuto, ma andrà davanti al suo giudice naturale.
Ad una condizione però: la Lega Nord vuole avere il via libera ai decreti attuativi del federalismo per far continuare la legislatura attuale ed evitare così le elezioni anticipate.