Controlli nucleari sulle centrali europee

Anche oggi si continua a parlare di nucleare perchè, anche se ormai sono passati quattro mesi dal disastro di Fukushima, diversi stati al mondo stanno cercando delle soluzioni alternative all’energia nucleare.
In particolar modo la Commissione Europea ha avviato all’inizio di giugno i controlli per valutare la sicurezza degli impianti nucleari che si trovano all’interno dell’Unione Europea.

Anche la Francia dice no al nucleare

Sembra incredibile, ma adesso anche la vicina Francia sta ritrattando sull’energia nucleare a fronte del disastro di Fukushima dell’11 marzo scorso.
Nel paese che sembrava essere il baluardo del nucleare, dove l’energia prodotta con la fusione dell’atomo è un affare irrinunciabile, sembra che qualcosa si stia muovendo in favore di energie più pulite.
Dopo lo stop della Germania al nucleare, ora sembra la volta della Francia in quanto i socialisti (che sempre si sono schierati a favore delle centrali) stanno finalmente cambiando la posizione in merito.

Nucleare in Italia 10 centrali entro il 2030

Il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola ha affermato che la prossima settimana il Consiglio dei Ministri dovrà approvare in via definitiva la legge delega sui criteri per individuare le zone dove costruire le centrali nucleari nei prossimi anni.

Come ricordato dallo stesso ministro, la delega ha scadenza a metà febbraio per la localizzazione delle aree e per lo statuto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.