La difficile situazione dei rifornimenti di gas verso l’Europa occidentale, che vede contrapposti le società fornitrici di
gas di Russia e Ucraina (spalleggiate dai rispettivi governi) esattamente come negli anni passati, gela – non solo metaforicamente – le aspettative dei cittadini europei.
Le forniture di gas naturale provenienti dalla Siberia assumono un ruolo basilare nei sistemi di riscaldamento di mezza Europa, e la chiusura improvvisa dei gasdotti che ci collegano con l’Est può portare a conseguenze drammatiche, anche e soprattutto per il nostro Paese.
Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola prova a smorzare i toni. Secondo Scajola, infatti, l’Italia è meglio attrezzata del passato per fronteggiare crisi energetiche di questa portata, e in particolare il nostro Paese detiene scorte strategiche per circa due mesi di autosufficienza, adeguate per superare la fase più critica dei mesi invernali.