L’abolizione delle Province in Sicilia

 

In Sicilia non esistono più le Province. Ieri sera l’Assemblea regionale ha abolito le Province, cancellato le elezioni di primo grado e commissariato gli enti. L’obiettivo è la creazione di consorzi liberi tra Comuni al posto delle province. Svolta epocale dunque, al livello locale, nella fattispecie al livello regionale, ma anche al livello nazionale perché la Regione Sicilia è la prima ad adottare una misura del genere ed è la prima a dare un impulso tutto nuovo all’agenda politica nazionale in un momento di stallo nazionale (leggi: La maggioranza di Bersani). E’ ovvio che si tratta di un caso isolato, ma è altrettanto ovvio che ieri sera sono stati gettati i presupposti per qualcosa di estremamente innovativo.

I tagli del Governo Monti ai costi della politica locale

Congiuntamente all’approvazione del decreto Crescita 2.0, del quale avremmo parlato in un nostro recente articolo, il Governo Monti avrebbe altresì approvato un decreto su trasparenza e misure per la crescita destinato a far molto discutere poiché, come forse saprete, dovrebbe contribuire, in maniera decisamente drastica, perentoria, immediata ed improvvisa, al definitivo taglio dei costi della politica locale.

Lotta all’evasione primi risultati

La lotta all’evasione portata avanti dalla collaborazione tra i comuni italiani e l’Agenzia delle Entrate sta iniziando a dare i suoi frutti: sono 3,6 i milioni di euro di maggiore imposta accertata il saldo del primo passo per la lotta all’evasione.

Attilio Befera, direttore delle Entrate, ha dichiarato che anche se si tratta di un primo piccolo passo, è segno che qualcosa si sta muovendo, lasciando intravedere per il futuro numeri ancora migliori.

Premiati enti locali in rosso

Con il Decreto del 22 dicembre 2009 del Ministero dell’Economia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno 19 gennaio, è stato deciso che anche i comuni che sono in rosso a causa di una gestione insufficiente dei conti, riceveranno dei soldi comunque, solamente perchè le città in questione hanno tanti abitanti.

E’ questo quanto deciso con questo Decreto, che premia così chi non sa gestire i fondi, andando a creare un pericoloso precedente.

Riforma Autovelox, maggiore controllo dalla Polizia

La gestione degli Autovelox subisce una specie di rivoluzione, come vi abbiamo raccontato con precisione in questo articolo, infatti dopo gli scandali degli anni e mesi scorsi, l’Asaps, Associazione amici polizia stradale, ha varato nuove regole in materia di posizionamento di questi apparecchi atti a stabilire la velocità di un veicolo in un determinato tratto di strada.

Fino agli scorsi anni ad occuparsi del posizionamento di questi dispositivi erano soprattutto le polizie municipali, ma è bene far notare come in nessun altro paese europeo i Comuni possano mettere a bilancio i proventi delle contravvenzioni da limiti di velocità come da noi.

Nuove regole per gli autovelox

Il ministro Maroni aveva già avvisato della modifica delle regole per la repressione dell’alta velocità sulle strade da parte dei veicoli a motore.

A partire dal 14 agosto 2009 infatti sono state attivate una serie di nuove regole per la gestione degli autovelox e delle multe. Fino a prima dell’estate infatti gli apparecchi per il controllo della velocità e delle multe venivano affidate ampiamente a società private pagate a provvigione che avevano il pieno controllo delle apparecchiature nonchè delle foto scattate dagli autovelox che sempre più spesso non erano segnalati ed erano posizionati in punti strategici e nascosti non tanto per reprimere l’alta velocità, ma per fare cassa ovvero per massimizzare gli introiti del comune e della società privata che ne gestiva il lavoro.