Mirandola, Medolla, Cavezzo, San Felice sul Panaro. Questi i nomi dei paesi, 50.000 anime in tutto di cui oltre 15.000 sfollati e 17 deceduti, letteralmente spazzati via dagli sciami sismici che, a partire dalla notte tra sabato 19 maggio e domenica 20 maggio 2012, starebbe continuando a scuotere, sconvolgere, rivoltare, affossare ed innalzare la pianura padana cominciando a darle quella forma, probabilmente collinare, che fra qualche secolo potrebbe assumere.