Il referendum sul nucleare si farà

Oggi la Cassazione che doveva decidere sul Decreto Omnibus, sul quale il Governo ha dato il voto di fiducia, ha stabilito che le modifiche apportate dal governo alle norme sull’energia nucleare non precludono lo svolgimento del referendum.
Quindi il referendum sul nucleare si farà, assieme a quello sul legittimo impedimento e sulla privatizzazione dell’acqua.
Appena si è appresa la notizia, i Verdi e gli esponenti dell’Italia dei Valori che si trovavano in piazza, di fronte alla sede della Cassazione, hanno festeggiato e brindato con lo spumante.

Decreto Omnibus approvato, vanificato referendum sul nucleare

Il ministro dei rapporti con il Parlamento, Elio Vito, aveva giustificato la scelta del Governo di porre il voto di fiducia sul decreto Omnibus, ai tempi di scadenza ristretti, mentre l’Opposizione parlava di scippo della democrazia, un modo per togliere ai cittadini il diritto, sancito nella costituzione, di esprimersi sull’abrogazione della legge sul nucleare che prevede la localizzazione di siti atti alla costruzione di centrali atomiche di ultima generazione.
Il Parlamento oggi, però, ha posto la fiducia sul decreto che, appunto comprende la moratoria sulle centrali da costruire ex novo in Italia e questo fa si che agli elettori venga impedito di attuare il proprio diritto di scelta.
D’altronde il nostro presidente del Consiglio lo aveva detto: il disastro di Fukushima avrebbe influenzato il giudizio degli italiani e si sarebbe raggiunto il quorum, che avrebbe così annullato la legge ad personam sul legittimo impedimento, che avrebbe permesso a Berlusconi di farla franca ancora una volta.

Referendum nucleare

Dato che oggi si sta votando alla Camera la fiducia al decreto omnibus, è giusto fare un passo indietro e spiegare bene che cos’è il referendum sul nucleare.
Dopo aver spiegato approfonditamente i quesiti referendari sulla privatizzazione dell’acqua e sul legittimo impedimento, oggi spieghiamo in cosa consiste il referendum sul nucleare.
La questione del nucleare è stata proposta in ambito economico, ossia con lo scopo di favorire lo sviluppo economico dell’Italia, mediante l’introduzione di un nuovo tipo di energia.
Il referendum si propone di realizzare sul territorio nazionale impianti per la produzione di energia nucleare e l’utilizzo si impianti di terza generazione.

Decreto omnibus al voto in queste ore

Da pochi minuti si stanno svolgendo alla Camera, le dichiarazioni di voto, mentre il voto di fiducia sul provvedimento è previsto a partire dalle 15,10 e potrebbe invalidare il referendum sul nucleare che si terrà i prossimi 12 e 13 giugno.
Pierluigi Bersani poche ore fa ha parlato di “scippo alla democrazia” perchè, ha detto, che è stata tolta la possibilità ai cittadini italiani di poter decidere liberamente sul nucleare.
La decisione però di procedere con il voto di fiducia, spiega il ministro dei rapporti con il Parlamento, Elio Vito, è dovuta ai tempi di scadenza del decreto che sono imminenti (infatti scadranno il 30 maggio) e quindi se si raggiungerà la maggioranza di voto il referendum sul nucleare sarà nullo.