Il rapporto di Confindustria

Un nuovo bollettino medico sulle condizioni del nostro Paese. Rimanendo nella metafora potremmo dire che il malato di turno è il nostro caro Paese e il suo sistema economico, che l’ospedale in questione che emette il bollettino medico è il centro studi di Confindustria e che le malattie che hanno contagiato il paziente sono tante e gravi. Come del resto appaiono sconfortanti i sintomi. Tutto ciò per dire che il più recente documento pubblicato dal centro studi di Confindustria sottolinea una volta ancora la situazione terribile della nostra economia nazionale (leggi anche: Evasione fiscale: mancano 545 miliardi di euro).

Il decreto del fare

Il governo di unità nazionale del presidente del consiglio Enrico Letta si sta preparando in questi giorni al prossimo appuntamento europeo di indiscutibile rilevanza. Stiamo facendo riferimento, nella fattispecie, al prossimo vertice europeo in programma per il 27 di questo mese e in avvicinamento al quale il nostro presidente del Consiglio vuole arrivare preparato. E, in questo caso, la preparazione che Enrico Letta e la maggioranza vogliono approntare è una preparazione concreta sia nei toni che nella sostanza prova ne sia che è allo studio il cosiddetto decreto del fare.

La crisi non è finita cresce la disuguaglianza sociale

 Della crisi, si dice, che sia in fase calante o per lo meno che il peggio sia passato, ma intanto come nelle scosse violente di terremoto, si iniziano a contare i danni, che acuiti dalle politiche sbagliate di questi anni, mostrano dei dati che dovrebbero far riflettere sulle scelte che il nostro Paese dovrà prendere per il futuro in materia economica.

Effetto Berlusconi chiude in negativo piazza affari spread a 350

 Il dopo Monti impensierisce e non di poco i mercati. Stamane ci si aspettava la caduta di molti titoli a piazza affari compreso quelli bancari, nello specifico il FTSE MIB cede oltre il 3,8% . In caduta sopratutto i titoli delle banche, in testa Banco Popolare, Mps, Mediolanum, Banca Popolare di Milano, Unicredit e Intesa Sanpaolo e durante la mattinata tutti i titoli bancari che erano in forte perdita sono stati sospesi.

Discorso Berlusconi sulla crisi economica

Silvio Berlusconi, ormai da circa 30 minuti, sta riferendo in aula in merito alla terribile situazione economico-finanziaria dalla quale l’Italia non riesce più a riprendersi.

Lo spread tra BTP e Bund tedeschi, per esempio, mai così alto dall’introduzione dell’euro, o le costanti perdite registrate da Piazza Affari, denoto ormai un malessere generale che il Bel Paese non riesce a spiegare ne a fronteggiare adeguatamente.

Debito pubblico italiano 2011

La situazione economico-finanziaria italiana, complice la crisi che ormai da diversi anni grava sulle principali nazioni occidentali, non accennando ad allentare la propria morsa e costringendo alcune di esse (vedi Irlanda, Grecia e Portogallo) a ricorrere incessantemente ai finanziamenti europei pur di non collassare, è decisamente preoccupante.

The Economist contro Berlusconi atto II

Ritorniamo ancora a parlare dell’articolo apparso sull’Economist di oggi, in cui si fa un’analisi molto schietta di quello che è il governo Berlusconi e di ciò che ha fatto in concreto per il nostro paese.
The man who screwed an entire country”, ossia “l’uomo che ha fregato un intero paese” è il titolo dell’articolo che è il seguito ideale di quello intitolato “Unfit to lead Italy“, in cui già sette anni fa il settimanale inglese analizzava il perchè Berlusconi fosse inadatto a governare l’Italia.
Lo speciale di quattordici pagine spiega in modo dettagliato i motivi per il quale Berlusconi non è stato in grado di guidare il nostro paese fuori dalla crisi, in quanto è stato troppo preso dai processi a suo carico e dal Bunga Bunga, parla della bassa crescita economica, dell’alto tasso di disoccupazione giovanile, del debito pubblico con il PIL al 120%, il terzo più alto tra i paesi ricchi e il tasso di impiego femminile più basso d’Europa.