Sondaggi presidenziali USA 2024, Harris leggermente avanti rispetto a Trump

Caldissimi i sondaggi presidenziali USA 2024, con Harris leggermente avanti rispetto a Trump a poche ore dal voto. Per quanto riguarda la razza, tuttavia, l’ultimo sondaggio rileva una leggera riorganizzazione del sostegno ai due candidati rispetto alle ultime elezioni presidenziali.

Trump è in vantaggio su Harris con il 54% contro il 45% tra gli elettori bianchi, ma il suo deficit di 9 punti rappresenta un leggero miglioramento rispetto al vantaggio di 12 punti che Trump aveva con questo gruppo nel 2020.

Harris

Attenzione alle bufale su exit poll e proiezioni per il referendum 2020

Bisogna fare davvero molta attenzione in queste ore alla diffusione sui social di fake news a proposito di exit e poll concentrati sul referendum 2020 per il taglio dei parlamentari. Questione delicata, in quanto la circolazione di questo materiale, coi seggi ancora aperti, potrebbe in qualche modo condizionare le intenzioni di voto di coloro che ancora non hanno avuto modo di recarsi alle urne. Ecco perché diventa importante concentrarsi su quanto trapelato finora, anche per quanto riguarda il voto ancora in corso in regioni ritenute delicate in termini di equilibri politici.

exit poll

È giusto obbligare i cittadini a votare?

Il diritto di voto degli italiani è sancito dalla Costituzione e spesso si fa riferimento all’articolo 48 per invitare gli aventi diritto ad esprimere la loro preferenza. Tuttavia il partito dell’astensionismo è in crescita. Ci sono paesi in cui i cittadini sono obbligati a votare. Obblighereste anche gli italiani?

Rubygate, la reazione di Berlusconi

La notizia di apertura della larga maggioranza dei giornali e dei siti di informazione di oggi, se non della totalità, è, in maniera più che intuibile la condanna di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. Ovviamente, quasi tutti noi conosciamo gli antefatti, abbiamo seguito con dosi differenti di interesse le vicende processuali e giudiziarie in senso stretto che hanno coinvolto l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi negli ultimi anni. E, si sapeva, o meglio, si immaginava, che fosse questo mese un periodo caldissimo per il leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra chiamato in giudizio ieri nel processo Ruby (sentenza non definitiva) e tra poco nel processo Mediaset (sentenza questa volta definitiva- leggi anche: Legittimo impedimento respinto il ricorso di Berlusconi).

Elezioni comunali 2013 si vota anche a Roma

Elezioni comunali 2013

Domani Domenica 26 maggio si svolgeranno in gran parte dei comuni Italiani le Elezini comunali 2013. Sarà una tornata elettorale che coinvolgerà ben sette milioni di italiani che tra il 26 e il 27 maggio dovranno eleggere il nuovo sindaco e la rispettiva giunta in 563 città e paesi. Le urne saranno aperte dalle 8 alle 22 di domenica 26 e dalle 7 alle 15 di lunedì. Le elezioni comunali 2013 si svolgeranno anche in quattordici capoluoghi di provincia tra cui: Avellino, Barletta, Brescia, Siena, Treviso, Vincenza, Viterbo ma la grande sfida si giocherà ovviamente a ROMA. In caso di ballottaggio si andrà a votare domenica 9  e lunedì 10 giugno.

Il voto a Roma

Nella Capitale i candidati sfidanti dell’uscente sindaco Alemanno sono ben 18 una cifra quasi da record anche se la partita in termini di voti si giocherà a quattro Alemanno (Centrodestra), Marino (centrosinistra), Alfio Marchini (indipendente centro sinistra nella lista civica Cambiamo con Roma) e Marcello De Vito (Movimento 5 Stelle). Ovviamente i riflettori domani saranno tutti puntati sulla Capitale anche perchè come sempre Roma resta un vero grande test per misurare il polso degli orientamenti politici di un Paese intero. I due più forti contendenti, Alemanno e Marino rappresentano i due schieramenti opposti che attualmente però tengono su un governo di coalizione, quindi l’elezione dell’uno e la mancata dell’altro potrà influire anche a livello nazionale. Tra i candidati al comune di Roma ci sono anche outsider che appartengono alle due estremità del agone politico come Simonde di Stefano di Casapound o Sandro Medici invece sostenuto dalla sinistra dei movimenti.

Scissione Renzi – Bersani ?

Possibilità di scissione all’interno del Partito Democratico. I due uomini forti, da un lato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, dall’altro il leader del partito e della coalizione di centrosinistra Pierluigi Bersani, non vanno più d’amore e d’accordo come accadeva qualche tempo fa. O come, forse, nei fatti, a ben guardare, non è mai accaduto, anche se, per il bene del Partito Democratico e per far salva la coesione del partito, mai era stato fatto trapelare. Le incomprensioni ci sono sempre state e non è difficile immaginare che i due continueranno ad avere stili e proposte differenti: più difficile immaginare fino a quando faranno parte dello stesso partito.

Berlusconi Show a Mirano doppi sensi a sfondo sessuale

 Continua la campagna elettorale che ormai è quasi al countdown finale. I vari candidati sono in giro per l’Italia ad incontrare cittàdini e cercare di convincere gli incerti sul voto. Ma come al solito al di là dei temi socio-economici interessanti per il rilancio del Paese si pensa più a fare spettacolo e parlare il politichese populista.

Le dimissioni di Renata Polverini

Quando ormai sembrava fatta  il Governatore delle Regione Lazio Renata Polverini, recentemente coinvolta nello scandalo dell’improprio utilizzo dei finanziamenti pubblici e dello sperpero perpetrato da alcuni dei rappresentati del Popolo della Libertà del Consiglio Regionale della Regione Lazio, avrebbe rinunciato a dimettersi.