Elezioni in Finlandia i conservatori e gli anti -europeisti vincono

Si sono appena concluse le elezioni in Finlandia, che hanno visto vincere la Coalizione nazionale dopo un lungo testa a testa con il partito di destra estrema; hanno così vinto per una manciata di voti: con il 20,4% dei voti, sia rispetto ai Socialdemocratici, che si attestano al secondo posto con il 19,1%.
Mentre il patito composto da xenofobi e ultra conservatori che non vogliono far parte dell’Unione Europea guidato da Timo Soini, ha conseguito un successo insperato tanto appunto da piazzarsi di diritto al terzo posto.

Propaganda elettorale vietata ai boss

Il disegno di legge che prevede il divieto di fare propaganda elettorale per chi è sottoposto a misure di prevenzione, tra cui soprattutto i boss, è diventato legge.

Il provvedimento, già approvato dalla Camera, è stato approvato anche dal Senato ed è quindi diventato automaticamente legge. Viene così superata una volta per tutte la contraddizione in base alla quale i boss della malavita sottoposti a misure di prevenzione non possono votare ma, al contempo, possono partecipare attivamente alla vita politica mediante propaganda elettorale.

Nasce il partito islamico a Milano

Milano Nuova è il nome del nuovo partito che concorrerà alle prossime elezioni amministrative del capoluogo lombardo e che è già stato ribattezzato “partito islamico” per via del fatto che il suo promotore, Abdel Hamid Shaari, è anche al capo del centro culturale islamico.

Shaari, tuttavia, ha tenuto a precisare che la religione non c’entra assolutamente nulla, anzi, ha sottolineato che Milano Nuova un partito laico aperto anche agli italiani.

Parla Bossi: Meglio il voto

E’ il Carroccio che si smarca e parla esplicitamente dell’urgenza se non della necessità di un ricorso al voto. Parla di “pantano” il leader con la camicia verde, dell’urgenza di un faccia a faccia con Giorgio Napolitano, di una situazione che comincia a stare stretta.

Berlusconi prepara tutti ad elezioni anticipate

Nel corso degli ultimi giorni il clima attorno al governo è diventato incandescente, con il rischio di elezioni anticipate che sta sempre più diventando una possibile realtà.

Il premier Silvio Berlusconi ha ripetuto a più riprese che il piano in 5 punti presentato nei giorni scorsi non è trattabile: qualora non dovesse venire accettato, non ci saranno discussioni e negoziati al ribasso, ha detto, ed in questo scenario si inserirebbero le elezioni anticipate, forse già anche nel mese di dicembre prossimo.

Elezioni regionali 2010 adsl banda larga

Con le elezioni regionali sono state fatte ovviamente anche molte promesse, anche per lo sviluppo tecnologico dell’Italia, e di Internet in particolare.

L’Italia, che nel rapporto della Global Information Technology Report continua a sprofondare in classifica (dal 45° al 48° posto), ha assoluto bisogno di una diffusione ampia della banda larga e per fare questo servono chiaramente investimenti e progetti in tal senso.

Affluenza ai minimi storici

Ieri sera alle 22 aveva votato solamente il 16,5% degli aventi diritto, un dato veramente basso che si pone come percentuale ai minimi storici per un referendum popolare.

Nella giornata di domenica si poteva votare dalle 7 del mattino alle 10 di sera, ma solamente un misero 16,5% si è recato alle urne e in molti hanno preferito non ritirare le schede del referendum laddove si doveva votare anche per i ballottaggi. In molti seggi si sono verificate delle irregolarità e sicuramente la magistratura dovrà trovare i colpevoli.

Risultati elezioni europee 2009

A differenza di quello che è apparso nei sondaggi per le elzioni europee 2009 il partito di Silvio Berlusconi PDL non ha sfondato il 40% dei consensi fermandosi solamente al 35,26% conquistando così 29 eurodeputati all’interno del PPE partito popolare europeo.

Silvio Berlusconi ha affermato che ha pesato molto l’affluenza alle urne (più bassa rispetto alle precedenti europee) e la campagna diffamatoria che ha subito solamente qualche giorno prima delle elezioni.

Mastella candidato nel PDL alle europee

Come ormai sappiamo, Clemente Mastella si è candidato nella lista del PDL insieme a Berlusconi. Mastella però, fino a due anni fa, era ministro della Giustizia nel governo Prodi dando poi le dimissioni perchè la magistratura stava indagando sulla sua famiglia.

Mastella risulta essere tutt’ora indagato per l’inchiesta di Santa Maria Capua Venere che ha visto l’arresto della moglie e del consuocero. L’ex ministro che, dando le sue dimissioni, fece cadere il governo, è indagato e c’è la probabilità che venga processato per alcuni episodi di tentata e riuscita concussione.

Possibile accordo sul referendum

Qualche giorno fa avevamo denunciato i possibili sprechi sul referendum che poteva essere fatto in un unico giorno dedicato alle elezioni.

Per evitare inutili sprechi di denaro pubblico era stato proposto di effettuare il referendum durante le elezioni per le europee, ma non era un’alternativa che piaceva molto al centro destra che spera di non far raggiungere il quorum per un referendum che potrebbe sistemare l’attuale legge elettorale definita una porcata da colui che l’aveva firmata.