Eluana, è guerra fra il Governo e il Quirinale

Il tragico caso di Eluana Englaro ha ormai travalicato i confini della cronaca ed è divenuto terreno di scontro diretto fra le massime istituzioni dello Stato. La giornata di venerdì 6 ha segnato un punto di svolta nell’attuale legislatura, e soprattutto nei rapporti fra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Palazzo Chigi, infatti, ha varato un decreto-legge per il quale le fasi di alimentazione e idratazione di un malato non sono da considerarsi come normali trattamenti sanitari, dunque rifiutabili dall’interessato, bensì come un sostegno vitale indisponibile.

Testamento biologico, tra polemiche e sentenze – prima parte

É un tema etico fra i più scottanti in assoluto. Non è assolutamente nuovo nel panorama politico italiano; ma non c’è dubbio che le tragiche vicende di Piergiorgio Welby prima e di Eluana Englaro oggi l’abbiano riportato più che mai all’attenzione dei media e della gente comune.
Si tratta del testamento biologico: un atto ufficiale con il quale una persona fisica, in grado di intendere e volere, dispone in vita di rinunciare ad ulteriori cure nell’ipotesi di successiva malattia o infortunio che mantenga in vita il corpo esclusivamente grazie alle macchine, senza nessuna possibilità di guarigione o miglioramento.

In Italia il tema è al centro di polemiche infuocate ormai da molti anni. L’articolo 32 della Costituzione sancisce il diritto alla salute di ogni cittadino, stabilendo contemporaneamente che “nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.