I primi discorsi del Primo Ministro Mario Monti

La notizia politica dell’anno è, sicuramente, la caduta del Quarto Governo Berlusconi e l’instaurazione, dopo pochi giorni, del Governo tecnico scelto e guidata da Mario Monti, già Rettore della Bicocca nonché Senatore a vita, incaricato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di assumere il ruolo di Presidente del Consiglio sino alle elezioni che si terranno nella primavera del 2013.

VOTO DI FIDUCIA AL GOVERNO MONTI

Voto di fiducia al Governo Monti

Nonostante il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti abbia già sciolto le riserve in merito alla lista dei Ministri, presentati nella tarda mattinata di ieri, e si possa dunque considerare pienamente operativo, l’Esecutivo che sostituirà quello in precedenza guidato da Silvio Berlusconi, autore, tra l’altro, dell’approvazione della legge di stabilità finanziaria 2012, deve ancora subire il passaggio al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati, così che i due rami del Parlamento, mediante voto di fiducia, possano riconoscere la propria fedeltà al Governo italiano e, dunque, renderlo effettivo a tutti gli effetti.

Lista ministri Governo Monti

 

Arriverà questa mattina, intorno alle 11.00, la comunicazione ufficiale con la quale il neo Premier Mario Monti, economista d’eccellenza succeduto a Silvio Berlusconi in seguito alla disfatta del precedente esecutivo ed incaricato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di costruire un Esecutivo prettamente tecnico che traghetti l’attuale legislatura sino al 2013, non essendo state previste soluzioni quali le elezioni anticipate, informerà i cittadini delle proprie scelte, rilasciando la lista ufficiale dei ministri che guideranno nei prossimi anni l’Italia e dunque recandosi al Colle per il giuramento ufficiale.

PRIMA GIORNATA DI CONSULTAZIONI PER MARIO MONTI

Il problema della Fiducia

Parliamo della fiducia nel nuovo Esecutivo che il Professore e neo Senatore a vita Mario Monti si accinge a varare, infatti in queste ore proseguono le consultazioni politiche per sciogliere le ultime riserve. I numeri non sono ancora sicuri, anche perché parliamo di una fiducia “alla cieca” non avendo in mano la formazione che scenderà in campo, e molte perplessità restano su diversi fronti dove si fanno sentire voci di malcontento.