Incentivi Governo Monti rimpatrio dei cervelli

Il Governo Monti, ed in particolare l’Agenzia delle Entrate del Ministero dell’Economia e delle Finanze, avrebbe in giornata diffuso la circolare 14/E che intenderebbe fare definitiva chiarezza in merito alle agevolazioni fiscali delle quali potrebbero aderire tutti coloro i quali, avendone naturalmente i requisti, avrebbero deciso di tornare a studiare piuttosto che a lavorare in Italia dopo un periodo di formazione ed esperienza professionale in un qualsiasi altro Paese del mondo.

Nuovo spesometro 2012 ed elenco clienti-fornitori

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, naturalmente sostenuto dall’intero esecutivo tecnico che, dopo il crollo del Governo Berlusconi, starebbe attualmente traghettando l’Italia verso le decisive elezioni politiche della primavera del 2013, avrebbe, grazie alla manovra cosiddetta salva-Italia, introdotto un provvedimento di contrasto all’evasione fiscale davvero molto utile, sebbene sia in realtà sorprendente semplice, essenzialmente consistente nella segnalazione all’Agenzia delle Entrate dei contribuenti che, in fase di acquisto dei più differenti beni e servizi, si siano dimostrati, durante tutto l’arco dell’anno di imposta fiscale, estremamente facoltosi.

Corto circuito documento di programmazione economica e finanziaria

Il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, altrimenti noto come DPEF o, molto più semplicemente, DEF, recentemente varato, in considerazione del quadriennio 2012 – 2015, dal Governo Monti, potrebbe rappresentare un vero e proprio corto circuito ai danni dell’Italia intera poiché il binomio, sbandierato quale necessario, buono, efficiente ed efficace dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, tra rigore prima e crescita poi potrebbe non concretizzarsi affatto secondo le intenzioni dell’attuale esecutivo che, più che avere chiaramente delineato un programma di crescita sul lungo periodo, necessario alla fondamentale riduzione delle imposte che, entro il prossimo triennio, potrebbero passare dal 42,5% del 2011 al 45% previsto a partire dal 2012, avrebbe il proprio orizzonte limitato al raggiungimento del necessario, ma tutt’altro che decisivo o fondamentale, pareggio di bilancio che, a causa dei risicatissimi tempi tecnici a disposizione dello Stato, sarebbe possibile, in maniera pressoché esclusiva, solamente grazie alle attuali manovre di aumento delle tasse e del rigore nella gestione della spesa pubblica.

I cartoni animati dell’Agenzia delle Entrate

Fisco Oggi, rivista telematica ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.it) raggiungibile all’indirizzo internet fiscooggi.it, avrebbe da alcuni giorni cominciato a produrre, ed ovviamente pubblicare sul proprio sito web ufficiale nonché sul proprio canale Youtube (youtube.it/fiscooggi), alcuni utili ed esaustivi cartoni animati.

Dettagli decreto semplificazioni 2012

Le principali novità del decreto semplificazioni, che nella giornata odierna, alle ore 16:00, dovrebbe approdare in Parlamento, alla Camera dei Deputati in particolare, affinché venga discusso e, eventualmente, approvato (sebbene il Governo Monti avrebbe già dichiarato la propria volontà, come avvenuto per il maxiemendamento al decreto liberalizzazioni, di porre la fiducia all’Esecutivo in merito al succitato provvedimento) riguarderanno soprattutto la sanità, con la completa rivoluzione dell’organizzazione burocratico/pratica del Sistema Sanitario Nazionale, e, dovessero venir trovati gli adeguati fondi, anche l’istruzione.

Dichiarazione redditi metà contribuenti dichiara meno di 15 mila euro

Metà degli italiani dichiarano al Fisco un reddito annuo che non supera i 15 mila euro, come comunicato dal dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, che ha reso pubbliche le prime statistiche delle dichiarazioni Irpef presentate nel 2009 (relative al periodo d’imposta 2008).

Circa due terzi degli italiani non superano i 20 mila euro annui, secondo le dichiarazioni al Fisco. Solamente l’1% dei dichiaranti supera i 100 mila euro annui, pagando il 18% del totale dell’imposta.

Il Fisco spinge per lo scudo fiscale

Nell’ultimo periodo stanno emergendo sempre più notizie di evasione fiscale: prima gli intermediari di confine e le banche della Slovenia, poi il piano della Guardia di Finanza contro le frodi Iva a San Marino, e più recentemente l’indagine di GdF ed Agenzia delle Entrate su 2.000 potenziali evasori internazionali.

Arrivare a questi risultati rappresenta un ottimo punto di partenza, per arrivare a trovare questi contribuenti infedeli è bastato incrociare i loro movimenti finanziari all’estero con le dichiarazioni presentate in Italia.

Fabbricati rurali, la stretta è pesante (III)

Se il contribuente titolare di un fabbricato non più rurale non corre ai ripari entro il prossimo luglio, la sua situazione si farà più difficile. Non solo non gli sarà più consentito di contestare gli esiti del controllo, ma la variazione catastale sarà eseguita d’ufficio, con l’applicazione di un’ulteriore sanzione, che si sommerà a quelle che gli cadranno fra capo e collo per le imposte non pagate nel corso degli anni.

Fabbricati rurali, la stretta è pesante (II)

In realtà, l’analisi effettuata dall’Agenzia del Territorio si ripartisce in due azioni distinte. La prima è tesa ad individuare le cosiddette “case fantasma”, ossia le costruzioni del tutto ignote al catasto.

Il progetto, avviato da meno di due anni, comporta il confronto delle immagini satellitari con le mappe catastali: finora è stato controllato circa il 75% del territorio italiano ed è saltata fuori la bellezza di un milione e mezzo di case fantasma.