La proposta è stata fatta dal leghista Salvini che ha chiesto che venissero dedicati alcuni vagoni ai lombardi/milanesi e alle donne. Una proposta del genere è senza alcun dubbio incostituzionale sia per il presidente della camera Fini sia per la maggior parte della sinistra e della destra.
Gianfranco Fini
Annozero è una trasmissione indecente
La prima volta Fini aveva pronunciato le medesime parole per la vicenda in cui la giornalista Annunziata aveva lasciato lo studio di Santoro per sospetti sbilanciamenti di opinione nel confronto Israeliano-Palestinese.
Cambio della seconda parte della Costituzione
E proprio quest’ultimo, Gianfranco Fini, presidente della camera, ha tenuto un discorso importante sottolineando il fatto che il PDL non è un Forza Italia allargato, nel partito nuovo sono presenti gli ideali che accomunano tutte le persone liberali che prima erano in AN e Forza Italia.
Berlusconi presidente della Repubblica?
Fini si sente un repubblicano convinto e spera un domani di diventare il presidente del consiglio eletto da un popolo che lo vede come una risorsa per i moderati, anche quelli che prima votavano per il partito democratico.
Sistema antipianisti al via alla Camera
Il nuovo sistema prevede l’utilizzo di un sistema di rilevamento delle impronte digitali dei parlamentari e durante ogni votazione il deputato dovrà appoggiare il proprio regale ditino sopra un rilevatore in grado di validare o meno la votazione.
Monito di Fini al Governo
La presenza di poche decine di emendamenti e di un paio di settimane ancora a disposizione prima che il decreto decada hanno fatto ritenere al fondatore di Alleanza Nazionale che la scelta della maggioranza fosse ingiustificata e nociva per l’autonomia e le funzioni istituzionali del Parlamento.
Nel richiedere la fiducia il capogruppo Elio Vito ha parlato di un “omaggio” al lavoro delle commissioni dalle cui stanze è uscito il testo riveduto e corretto del decreto.
Camera, lotta ai pianisti e agli assenteisti
Ci riferiamo al fenomeno dei cosiddetti “pianisti”, ossia quei deputati che votano al posto dei colleghi assenti. Secondo l’attuale sistema elettronico, infatti, di fronte ad ogni poltrona di Montecitorio vi sono i tasti che consentono di votare a favore o contro le proposte di legge o le mozioni in discussione.