Dal momento che stiamo parlando di una riforma costituzionale, dovrà venir approvata due volte dai due rami del Parlamento.
giustizia
Magistrati pronti alla rivolta contro il governo
Sembra essere concreto il pericolo infatti di una norma transitoria che farebbe entrare in vigore subito parti definite devastanti dai giudici stessi, come per esempio il ridimensionamento del Csm, l’autonomia della polizia giudiziaria ed il nuovo potere della difesa nei processi.
Berlusconi propone indagine sui giudici
Secondo il premier, dunque, all’interno della magistratura c’è un gruppo di giudici che stanno facendo di tutto pur di riuscire ad eliminare lui, ossia la persona eletta dagli elettori, dimostrando così non solo di essere scorretti ma anche di non avere alcun rispetto della volontà del popolo.
Prescrizioni e decadenza
Il termine di prescrizione è la data entro cui il cittadino può esercitare un suo diritto. Come regola generale tutti i diritti sono soggetti ad un termine di prescrizione pari a dieci anni, ma per i diritti reali su cosa altrui (usufrutto, servitù prediali…) la soglia diviene di vent’anni e in molte altre ipotesi è stabilito un termine inferiore.
Stalking: solo il 17% dei molestati denuncia
Molestie che possono anche essere solo telefonate insistenti a qualsiasi ora del giorno o semplici sms le cui vittime possono essere donne e uomini indistintamente.
Gli stalker rischiano cosi pene molto severe, si parla infatti di 4/6 mesi di reclusione.
Intercettazioni, via libera dalla commissione giustizia
Il quadro del ddl lo avevamo già descritto e discusso in alcuni articoli precedenti, ma ieri si sono resi noto anche due emendamenti che potrebbero portare al carcere fino a 3 anni i giornalisti e gli editori che pubblicheranno informazioni vietate. Il giornalista e l’editore che pubblica intercettazioni destinate al macero rischia fino a 3 anni di reclusione e l’editore che pubblicherà sul proprio giornale argomenti legati alle intercettazioni rischierà una multa molto salata meglio definita come 370 mila euro mentre il giornalista che firmerà l’articolo rischia fino a 30 giorni di carcere e una multa fino a 5000 euro.
I commenti al DdL Alfano
È lo stesso firmatario del disegno di legge a giudicare il testo adatto a “garantire rapidità ed efficienza” ai processi e a permettere la “perfetta parità fra accusa e difesa”.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pone l’accento sull’unanimità dei ministri al momento di varare il DdL e rileva, tuttavia, un punto mancante della riforma “che ci sta molto a cuore”: si tratta del divieto di portare al secondo e terzo grado di giudizio l’imputato assolto in primo grado, “magari solo per puntiglio” dell’avvocato dell’accusa o “per perseverare nella giustezza della loro accusa perché pagati e in carriera per questo”.
Verso la riforma del processo penale (III)
Ma anche lo stesso giudicato perde buona parte della sua valenza: una sentenza irrevocabile, infatti, costituirà prova utilizzabile in un altro dibattimento solamente in materie gravissime, come mafia e terrorismo.
A proposito di reati gravi: anche nell’ipotesi di rito abbreviato, la competenza sarà della corte d’assise e non più del singolo Gip.
Verso la riforma del processo penale (I)
In realtà, si tratta solo del primo tassello: venerdì scorso il Consiglio dei Ministri ha varato un disegno di legge, contenente i punti principali della riforma, che ora il Parlamento dovrà verificare, eventuale correggere e infine approvare.
Intercettazioni solo per pene superiori ai 5 anni
I reati che entrano quindi nell’insieme delle intercettazioni sono quelli che hanno delle pene superiori ai 5 anni, nessuna novità invece per i reati di mafia e di terrorismo. Gli ascolti telefonici, da parte delle forze dell’ordine, potranno avere una durata massima di un mese e mezzo con una proroga per altri 15 giorni.
Organici carenti, è piena emergenza nelle procure
Si calcola che i magistrati requirenti dovrebbero essere duemila, ma sono duecentosette i posti vacanti; in ambito giudicante, le carenze di organico ammontano a 386 unità, ma a breve almeno queste dovrebbero essere in gran parte colmate da magistrati nuovi di zecca e freschi di concorso.