Confermiamo Google sotto attacco hacker: gli USA incolpano la Russia

Google sotto attacco hacker oggi 14 dicembre. Alle agenzie governative degli Stati Uniti è stato ordinato di setacciare le loro reti alla ricerca di malware e disconnettere i server potenzialmente compromessi dopo che le autorità hanno appreso che i dipartimenti del Tesoro e del Commercio sono stati violati in una campagna di cyber-spionaggio globale. Si tratta di una vera e propria campagna, a quanto pare durata un mese, scoperta quando un’importante azienda di sicurezza informatica ha appreso che era stata violata.

Google sotto attacco hacker

Google licenza rinnovata in Cina

Sembra essersi risolto, seppure non al 100% e nel migliore di modi, lo strappo dei mesi scorsi tra Google, il famoso motore di ricerca, e la Cina.

La repubblica popolare cinese ha infatti rinnovato la licenza di operare al colosso di Mountain View, che però è dovuto sottostare ancora a delle imposizioni cinesi, pur di operare in quello che ad oggi è il più grande bacino di utenza mondiale, con 384 milioni di utenti.

Censura Internet Google pubblica mappa mondiale

Si apre un altro capitolo sulla censura online, e come sempre Google è protagonista. Le autorità per la protezione dei dati personali hanno richiesto al colosso americano di osservare le leggy sulla privacy nei paesi in cui opera.

La lettera inviata a Google porta anche la firma dell’authority italiana, e viene espressa grande preoccupazione per il modo in cui Google affronta le questioni legate alla privacy, con particolare riferimento soprattutto al recente servizio Google Buzz.

Privacy utenti online browser

E’ guerra dichiarata ormai tra Microsoft e Google sulla privacy degli utenti online, soprattutto ora che anche Google è entrata nel campo dei browser Internet, con il suo Chrome.

La casa di Redmond ha pubblicato online un video che lascia spazio a ben poche interpretazioni. Microsoft nel video accusa pubblicamente Google Chrome di non rispettare la privacy degli utenti, sottolineando come invece Internet Explorer 8 garantisca una maggiore protezione della riservatezza di chi naviga.

Google censura e blocco anche in Russia?

Il prossimo ostacolo per Google potrebbe essere rappresentato dalla Russia, come scrive Evgeny Morozov sul magazine Foreign Policy, citando una notizia della testata giornalistica russa RBK Daily.

Stando a quanto scritto da RBK Daily, il governo russo con a capo Dmitri Medvedev avrebbe intenzione di investire la cifra di 100 milioni di dollari per portare avanti la creazione di un nuovo motore di ricerca, in modo da filtrare i contenuti scomodi e togliere così utenza a Google Search, che anche in Russia conta un buon mercato.

Ad oggi Google in Russia viene usato dal 21,9% degli Internauti, anche se il search engine più sfruttato rimane il russo Yandex, con il 62,8% di utenti.

Motivazioni condanna dirigenti Google

Settimana scorsa ha fatto molto scalpore la sentenza del Tribunale di Milano che ha condannato tre dirigenti Google per il caso della pubblicazione del video di un ragazzo down picchiato ed insultato dai compagni di classe, qualche anno fa.

Ora sono arrivate le prime motivazioni della Procura di Milano, la quale sostiene il proprio operato contro BigG.

La tesi accusatoria si basa sull’articolo 41 della Costituzione Italiana, il quale prevede che la libertà di iniziativa economica deve trovare un contemperamento nel rispetto dei diritti fondamentali della persona.

Microsoft contro Google violazione norme antitrust

Sembra proprio non avere pace Google in questo periodo, dopo la vicenda della condanna per la pubblicazione online del video del bambino down, ora per BigG c’è anche da risolvere il problema sollevato nelle scorse settimane, del cosiddetto monopolio nei motori di ricerca.

Julia Holtz, Senior Competition Counsel per l’area EMEA di Google, era stata la prima a rendere nota al pubblico l’indagine della Commissione Europea per violazione delle norme Antitrust, e non aveva rinunciato ad un attacco diretto a Microsoft, ritenuta in qualche modo responsabile delle denunce presentate da Foundem, eJustice e Ciao.

Google serio pericolo per il web in Italia

Sta facendo il giro del mondo la condanna dei dirigenti di Google, accusati dal Tribunale di Milano per la pubblicazione su YouTube del famoso e triste video in cui alcuni ragazzi di una scuola torinese picchiavano ed insultavano un ragazzo down.

Come scritto sul blog ufficiale di BigG, questa sentenza rappresenta un grosso pericolo per il web in Italia (Serious threat to the web in Italy), in quanto non viene rispettata la normativa europea, la quale stabilisce che i siti di hosting come Google Video ed YouTube non possono essere in alcun modo ritenuti penalmente responsabili per i contenuti messi online dagli utenti.

Vodafone contro la posizione dominante di Google

In questi giorni a Barcellona si sta tenendo il Mobile World Congress 2010, un evento in cui le società presentano le novità in tema di telefonini, smartphone e nuovi software. Ma questo evento è anche l’occasione per trattare temi più scottanti, quali l’advertising online e le varie pubblicità di internet.

Il CEO di Vodafone, Vittorio Colao, durante il MWC, è andato all’attacco di Google, accusato di avere una posizione dominante, un monopolio della pubblicità online.

Video YouTube contro Mediaset

Il processo di appello di Roma ha dato ragione ancora una volta a Mediaset nella diatriba con YouTube e con Internet in generale.

D’ora in poi i video del Grande Fratello (ogni giorno sempre in cima ai video più visti su YouTube) ma in generale tutti i video presi da Mediaset, dovranno essere eliminati dal più grande portale web per la condivisione di video.