Termovalorizzatori e discariche contro i rifiuti campani

Se il futuro sta nella raccolta differenziata, per l’emergenza del presente il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sta pensando di rafforzare in maniera decisa gli strumenti di cui si dispone oggi.

Si aggirano fra i cinque e i dieci milioni di tonnellate le ecoballe accumulate per anni in siti di stoccaggio provvisori e per niente sicuri per l’ambiente, come quello di Taverna del Re, presso Giugliano (NA).

Federalismo fiscale: le ragioni del no

Non solo fra gli oppositori politici ma anche fra i tecnici amministrativi e fiscalisti, sono parecchie le voci di perplessità quando non di aperta contestazione al federalismo fiscale, non tanto per il concetto in sé ma per come esso è stato delineato dal Governo Berlusconi.

I dubbi sorgono su diversi punti del disegno di legge. Non è ben chiaro, ad esempio, come l’autonomia finanziaria lasciata ad ogni ente territoriale si concili col dovere dello Stato italiano di garantire il rispetto dei parametri di Maastricht, che devono essere osservati dall’insieme complessivo dell’amministrazione pubblica, inclusi gli enti locali.

Federalismo fiscale: le ragioni del sì

Numerosi sono stati i commenti positivi, provenienti per lo più dalla maggioranza di centrodestra, al disegno di legge sul federalismo fiscale sfornato dal Governo.
I sostenitori del progetto elencano con soddisfazione quelli che appaiono essere i punti qualificanti di una riforma che, se e quando andrà in porto, sarà effettivamente una delle principali rivoluzioni dell’Italia repubblicana.

Viene sottolineato, in particolare, che in ogni Paese federale i servizi essenziali per la persona (istruzione, sanità, sicurezza…) sono affidati a strutture su base regionale o locale, e perciò molto più vicine al cittadino stesso e con una maggiore capacità di tener conto delle autentiche problematiche locali.

Alitalia, piovono le proposte d’acquisto

Da qualche giorno sembra spirare un’aria nuova sulla vicenda dell’Alitalia. Dopo la firma del contratto da parte di tutte le rappresentanze dei lavoratori, compresi i sindacati autonomi dei piloti e degli assistenti di volo, sembra che le tensioni, seppure non spente, siano comunque fortemente ridimensionate.

A riprova del momento positivo, da cogliere al volo da parte dei dirigenti della nuova società CAI e del commissario straordinario Augusto Fantozzi, si segnalano gli interessamenti provenienti da numerosi soggetti sia per la compagine azionaria della nuova società che per l’acquisto degli asset della vecchia compagnia.

Riforma della scuola

È senza dubbio il punto più controverso dell’intero piano di riforma scolastica preparato dal Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: a partire nel 2009, nelle scuole elementari ritornerà il maestro unico, com’è sempre stato nella tradizione scolastica italiana fino al 1990, allorché l’allora ministro Mattarella rivoluzionò le abitudini della scuola primaria con l’introduzione del triplice insegnante.

In realtà, alla base del progetto della Gelmini non sembrano esserci particolari esigenze pedagogiche bensì più prosaiche necessità di risparmio: puntando l’indice contro le politiche dei precedenti governi di ogni colore che hanno aperto le porte dell’insegnamento a troppi docenti, e talvolta per motivi puramente clientelari, si è arrivati alla situazione attuale in cui le spese delle istituzioni scolastiche sono, a parere del ministro, esagerate.

Dal Molin, battute finali

Sul contestatissimo piano di ampliamento della base militare americana “Dal Molin”, alle porte di Vicenza, siamo ormai alla stretta finale prima dell’inizio dei lavori.

Contro l’ampliamento si sono espresse nel tempo, con manifestazioni e proteste, numerose figure: no-global e pacifisti, forze politiche e semplici cittadini, riuniti per lo più nel comitato civico “No Dal Molin”.

La decisione, già presa da tempo e confermata dall’attuale Governo nazionale, è quella di consentire ai militari statunitensi di acquisire il controllo di ampie fasce di terreno intorno alla superficie attuale, al fine di espandere la struttura.

Una Finanziaria di taglio nuovo

È previsto per i prossimi giorni l’inizio dell’analisi della Legge Finanziaria per il 2009 da parte delle competenti commissioni di Camera e Senato.

L’obiettivo della maggioranza è di arrivare in tempi molto rapidi all’approvazione della legge, facendo dunque a meno dell’estenuante discussione che ha caratterizzato praticamente tutte le manovre di bilancio negli anni. Dovrebbe anche venir meno il famoso “assalto alla diligenza” tipico di ogni Finanziaria, ossia il consueto tentativo di ogni partito di maggioranza ed opposizione di strappare qualche briciola in favore del proprio elettorato di riferimento.

Alzati i limiti dell’antiriciclaggio

Norme un po’ meno severe da parte del legislatore in materia di lotta al riciclaggio del denaro sporco. Nel 2007, il recepimento della terza direttiva europea in materia aveva spinto il precedente Governo a stabilire norme piuttosto rigide per contrastare il fenomeno, molto diffuso e difficile da estirpare.

Con il D.L. 112/2008, invece, l’attuale maggioranza ha preferito lasciare un po’ più di respiro ai cittadini elevando alcune soglie quantitative per l’applicazione delle norme, fermo restando comunque l’impianto complessivo della legge.

Nucleare: parla Scajola

Prosegue l’opera di riavvicinamento dell’Italia all’industria energetica nucleare. Intervenendo in un forum organizzato da “Il Sole 24 Ore”, il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ha ribadito con forza l’intenzione del Governo di puntare ad un deciso rinnovamento delle fonti energetiche utilizzate in Italia.

Puntando l’indice contro l’eccessiva dipendenza dall’estero, e in particolare dai Paesi dell’ex blocco sovietico, ma anche contro gli eccessivi costi dell’energia, Scajola ha precisato che nei piani del Governo si arriverà a regime ad un mix di fonti ognuna delle quali con i suoi pro e i suoi contro.

licenziamento senza giusta causa: parla il giudice

Le differenze fondamentali fra le tre diverse situazioni di tutela del dipendente contro il licenziamento ingiustificato risiedono nelle conseguenze della decisione del giudice che riconosca la fondatezza delle ragioni del lavoratore.

Nell’ipotesi di tutela reale, infatti, il datore è obbligato a reintegrare il dipendente al suo posto di lavoro, con le medesime caratteristiche contrattuali che aveva in precedenza (mansione, stipendio, anzianità ecc.), versandogli inoltre tutti gli stipendi non corrisposti nel periodo del suo licenziamento, con un minimo garantito di cinque mensilità.