Il piano casa promosso dal governo berlusconi ha però subito un rallentamento a causa delle richieste delle regioni di un consulto poichè ancora, spiegano i vari presidenti di regione, non è ancora stata fatta molta chiarezza sul decreto legge in fase di realizzazione.
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Sussidio e lotta all’evasione: la cura di Franceschini del PD
Franceschini afferma che è giunto il momento di concedere dei sussidi a tutti i lavoratori che perdono il posto di lavoro e i soldi per ammortizzare questa spesa secondo il neo segretario del PD vanno presi attraverso la lotta all’evasione fiscale.
Eluana, è guerra fra il Governo e il Quirinale
Palazzo Chigi, infatti, ha varato un decreto-legge per il quale le fasi di alimentazione e idratazione di un malato non sono da considerarsi come normali trattamenti sanitari, dunque rifiutabili dall’interessato, bensì come un sostegno vitale indisponibile.
Intesa profonda fra la Lega e Berlusconi
Il premier, spiega Cota, ha ormai accettato che nell’agenda parlamentare il federalismo fiscale è al primo posto. Esiste d’altronde un testo ormai pronto, su cui anche l’opposizione ha mostrato punti di convergenza.
Sulla giustizia, invece, c’è ancora da discutere. La Lega, in particolare, sembra accettare le idee di fondo di Berlusconi ma ha qualche perplessità in merito alle intercettazioni.
Le riforme di Berlusconi
Il federalismo fiscale sembra andare nella direzione giusta, ma ancora la situazione non appare molto chiara e nei prossimi mesi il governo di centro destra dovrà illustrare agli italiani il disegno di legge da approvare in parlamento. Parlamento che però non appare molto in sintonia, ma per garantire delle riforme è utile che tutti i gruppi parlamentari siano in stretta sintonia.
Agevolazioni fiscali e bonus-bebè
Si trattava di una delle misure più apprezzate trasversalmente dai cittadini fra tutte quelle adottate in cinque anni di governo del centrodestra, giacché costituiva un aiuto rilevante alle famiglie che si trovavano a dover sostenere le spese per il nuovo arrivato.
Tetto sugli interessi per la prima casa
E mentre la prima misura aveva una finalità sostanzialmente dilatoria, questa seconda presenta invece risultati ben più pratici: in nessun caso il tasso d’interesse a carico del mutuatario può superare il 4%.