Di Pietro: batosta elettorale e tesoretto

Non sono settimane facili per Tonino Di Pietro. L’ex magistrato che ha messo via da tanti anni la toga per intraprendere, anche con discreto successo, la sua avventura politica, sembra, allo stato delle cose, essere prossimo al capolinea. Un capolinea politico, che si intenda, è che, di fatto, non è mai apparso così vicino dopo i risultati elettorali del 24 e del 25 febbraio che hanno estromesso il Tonino nazionale da Montecitorio e che hanno eroso in maniera inequivocabile il consenso che l’Italia dei Valori aveva accumulato nel corso degli anni.

Opposizione chiede le dimissioni di Berlusconi

Silvio Berlusconi ha dichiarato che nel 2013 candiderà Angelino Alfano, in quanto, dice in un’intervista al quotidiano La Repubblica, di essere ormai troppo vecchio per governare il paese per un altro mandato.
Ed anche se durante l’intervista dichiara che la Manovra Finanziaria deve essere rivista su certi punti, accusando Tremonti di voler anche questa volta giocare da solo e non discuterne con gli altri, l’Opposizione dice che Berlusconi deve fare un passo indietro e dimettersi.

Mastella al parlamento europeo

A Bruxelles torna il parlamentary europei d’eccellenza torna Clemente Mastella.

Proprio così, a Ceppaloni in provincia di Benevento e paesi limitrofi lo hanno votato in massa e così l’ex guardasigilli tornerà nei banchi del parlamento europeo nelle vesti di esponente del PDL.

Province inutili in Italia

Sono ormai molte le persone, polici e non, che continuano ad affermare che in Italia le province siano inutili e che costino troppo. Si pensi che in Italia oltre alle 103 province ci siano 21 regioni, comunità montane (anche al mare), circoscrizioni e vari enti, la maggior parte dei quali utili solamente per spartire poltrone a vari politici trombati.

Il problema sostanziale delle province sono i costi: nel 2007 ad esempio il costo per mantenere le province è stato di oltre 14 miliardi di euro ripartiti in percentuali molto preoccupanti ovvero solo il 27% è servito per il miglioramento dei servizi utili al cittadino mentre il restante 73% (73!!) è servito per pagare il personale dipendente, le auto blu, spese di rappresentanza, rimborsi spese, bollette, ecc.