legge contro intercettazioni a chi serve?

Pdl subito legge contro intercettazioni

Dopo la condanna per il processo Mediaset, la requisitoria della Boccassini sul processo Ruby, la manifestazione di Brescia contro la magistratura al PDL non resta che rispolverare una sua vecchia legge contro intercettazioni e quindi ridurre il potere investigativo dei magistrati coadiuvati ovviamente dalle forze dell’ordine. Enrico Costa, capogruppo del PDL nella commissione Giustizia ha depositato una proposta di legge contro intercettazioni identica al tesco Alfano che andava a colpire e limitare duramente questo strumento investigativo.

Il Pdl ripropone la legge anti-intercettazioni

Si preannunciano momenti di tensione in seno al nuovo governo di ampia coalizione del presidente del Consiglio Enrico Letta tenuto insieme dal sostegno del Partito Democratico e del Popolo della Libertà in primo luogo e poi, in misura minore, da altri differenti partiti. Fatto sta che i primi attriti tra esponenti dei due schieramenti opposti all’interno della medesima formazione di governo già ci sono stati in embrione. E, potremmo dire che ci sono stati ancor prima della formazione stessa del governo ovvero già prima della formazione della lista completa dei ministri, dei sottosegretari, dei viceministri e dei presidenti di commissione.

Intercettazioni Napolitano-Mancino accolto il ricorso del Quirinale

 La corte costituzionale ha accolto favorevolmente il ricorso del Quirinale, sul conflitto di attribuzione contestato alla Procura di Palermo, riconoscendo che non spettava alla Procura valutare  la rilevanza o meno delle intercettazioni né il decidere sulla loro distruzione o meno ai sensi dell’articolo 271 del codice di procedura penale.

Ddl Intercettazioni all’esame delle Camere

Si preannunciano tempi duri, per i Parlamentari, impegnati come sono, in queste ore ed in questi giorni, a discutere del ddl Intercettazioni che, finalmente, giunge all’esame definitivo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Il Pd, infatti, come dichiarato dal capogruppo alla Camera Dario Franceschini, avrebbe tutte le intenzioni di opporsi, in ogni maniera legalmente possibile, all’approvazione di una legge considerata una vera e propria porcheria e per la quale l’opposizione avrebbe presentato oltre 400 emendamenti.

DDL INTERCETTAZIONI RINVIATO A SETTEMBRE

Berlusconi propone nuovo decreto intercettazioni

Dopo aver riportato d’attualità il processo breve, ora torna l’idea di un decreto legge per limitare l’uso delle intercettazioni da parte della magistratura.

L’idea ovviamente è venuta in mente a Silvio Berlusconi durante l’ufficio di presidenza del Pdl. Per cercare di mettere da parte le difficoltà giudiziarie legate alla sua persona, il premier nel corso della riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl svoltasi ieri a Palazzo Grazioli ha proposto questo decreto.

Ddl intercettazioni rinviato a settembre

Dopo due anni di discussioni, viene rinviato a settembre il voto sul ddl intercettazioni, che clamorosamente potrebbe anche essere eliminato del tutto.

E’ stato deciso dalla conferenza dei capigruppo della Camera di dare il via in aula alla sola discussione generale con i tempi contingentati.

Ddl intercettazioni bocciato dall’Onu

L’Onu ha preso una forte e decisa posizione sul tema del ddl intercettazioni, proprio nel giorno in cui è stato chiuso alla Camera il termine per la presentazione degli emendamenti.

Come dichiarato dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di espressione, Frank La Rue, il governo italiano deve abolire o modificare in maniera sostanziale il disegno di legge sulle intercettazioni, perchè se adottato nella sua forma attuale può minare il godimento del diritto alla libertà di espressione in Italia.

Modifiche proroghe intercettazioni

Secondo quanto contenuto nei sei emendamenti al ddl intercettazioni che verranno presentati dal capogruppo del Pdl in commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, le intercettazioni potranno durare 75 giorni prorogabili di 15 in 15, anche fino al termine delle indagini preliminari.

Un’altra grande novità presente negli emendamenti riguarda l’acquisizione dei tabulati, che potranno essere ottenuti solamente con il via libera del Gip e non più con l’ok del tribunale in composizione collegiale.

Intercettazioni diritti della difesa

Spetta ora alle Sezioni Unite l’ultima parola sulla validità delle misure cautelari adottate senza che il difensore abbia avuto copia delle registrazioni che le hanno determinate.

La formazione collegiale, come deciso dai giudici di Piazza Cavour con la sentenza 5958, dovrà mettere fine ad un contrasto giurisprudenziale sulle conseguenze che l’inosservanza del diritto della difesa di poter disporre delle trascrizioni delle intercettazioni debba avere sulle decisioni prese dal tribunale del riesame.