Guzzanti attacca pesantemente Berlusconi sul suo blog

E’ scoppiata un’altra bufera attorno alla figura del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusoni, ad innescare la miccia questa volta è stato Paolo Guzzanti, che ieri sul suo blog ha pubblicato un articolo non troppo simpatico nei confronti di Berlusconi.

Guzzanti in questo articolo, poi rimosso per eccesso di visite, parlava di intercettazioni a luci rosse che riguardavano proprio il Presidente del Consiglio e “persone che ricoprono ora alte cariche dello Stato”.

Intercettazioni, via libera dalla commissione giustizia

E’ un disegno di legge duro quello che ha appena avuto il benestare dalla commissione giustizia della camera sulle intercettazioni telefoniche.

Il quadro del ddl lo avevamo già descritto e discusso in alcuni articoli precedenti, ma ieri si sono resi noto anche due emendamenti che potrebbero portare al carcere fino a 3 anni i giornalisti e gli editori che pubblicheranno informazioni vietate. Il giornalista e l’editore che pubblica intercettazioni destinate al macero rischia fino a 3 anni di reclusione e l’editore che pubblicherà sul proprio giornale argomenti legati alle intercettazioni rischierà una multa molto salata meglio definita come 370 mila euro mentre il giornalista che firmerà l’articolo rischia fino a 30 giorni di carcere e una multa fino a 5000 euro.

Archivio-Genchi, la preoccupazione è bipartisan

Ignoto ai più fino a pochi giorni fa, quello di Gioacchino Genchi (consulente tecnico della procura di Catanzaro) sta diventando giorno dopo giorno uno dei nomi più scottanti nel panorama politico italiano.

Stando alle notizie che filtrano giorno dopo giorno, pare che Genchi abbia messo su negli anni uno sterminato archivio contenente le registrazioni di telefonate di circa 350.000 ignari cittadini, molti dei quali non erano nemmeno soggetti a indagine. Fra di loro, anche numerosi politici, fra cui lo stesso premier Silvio Berlusconi.

Intercettazioni solo per pene superiori ai 5 anni

A detta del guardasigilli Angelino Alfano sono in arrivo importanti novità dal fronte giustizia e intercettazioni. Il ministro della giustizia ha reso noto di aver trovano un’intesa col resto della maggioranza per garantire il rispetto della privacy dal punto di vista delle intercettazioni.

I reati che entrano quindi nell’insieme delle intercettazioni sono quelli che hanno delle pene superiori ai 5 anni, nessuna novità invece per i reati di mafia e di terrorismo. Gli ascolti telefonici, da parte delle forze dell’ordine, potranno avere una durata massima di un mese e mezzo con una proroga per altri 15 giorni.

Gasparri attacca il PD

Secondo l’ex Ministro delle Telecomunicazioni, in questi giorni si conclude un’epoca. Maurizio Gasparri ritiene ormai conclusa la lunga fase in cui “molti esponenti della sinistra si credevano perfetti” e in cui “ripetevano davanti alo specchio: chi è il più onesto del reame?”.
Le numerose inchieste che hanno fatto tremare i vertici del Partito Democratico costituiscono per il fedelissimo di Gianfranco Fini un punto di svolta.