La scuola dell’obbligo, in termini di formazione e rendimento, fino ad ora sfigurava solo per le performance dei ragazzi delle medie e il fiore all’occhiello dell’istruzione italiana erano i bambini delle elementari. Infatti nel 2006 la scuola elementare italiana primeggiava nelle lettura, nella matematica e nelle scienze, secondo lo studio internazionale dell’Iea (international Association for the evaluation of educational achievement).
istruzione
Il Ministro Profumo vuole rivedere le ore di religione e geografia
La meritocrazia nella riforma del ministro Profumo
L’esasperazione del politicamente corretto
Da settembre 2012 al bando i libri cartacei nelle scuole
Gelmini: i corsi di Giurisprudenza e Medicina saranno più brevi
La Gelmini si è soffermata principalmente sulle facoltà di Giurisprudenza e di Medicina, sostenendo che il corso di studi è troppo lungo e andrebbe accorciato di un anno.
Meritocrazia tra i professori, al via il progetto in via sperimentale
Per quest’anno, tuttavia, questo particolare sistema di valutazione sarà attuato solo in via sperimentale e riguarderà esclusivamente le scuole di Torino e Napoli e alcune scuole medie di Siracusa e Pisa.
Napolitano nega intervento su Adro
Riforma dell’università: il decreto Gelmini passa anche al Senato
Si da infatti maggiore importanza alla meritocrazia attuando una serie di nuove regole di accesso ai concorsi per regolamentare la docenza e la ricerca universitaria. Sono presenti quindi nuove norme anti baronaggio e aiuti ed incentivi per richiamare la famigerata fuga di cervelli verso l’estero che da ormai più un secolo penalizza la ricerca italiana con conseguente perdita di importanti brevetti.
Riforma dell’università: prima parte
Per questi motivi, il ministro ha varato un decreto-legge molto snello, composto di pochi articoli dedicati ad alcune questioni di una certa urgenza, riservandosi di approfondire le strategie di maggior peso in un disegno di legge da predisporre con attenzione, e dichiarando di tenersi pronta a dialogare con l’opposizione al fine di apportare eventuali miglioramenti.
La Gelmini, tuttavia, non sembra disposta a cercare il dialogo a tutti i costi: il suo appello si rivolge infatti solo alle “forze riformiste che pensano che non si possa esclusivamente difendere lo status quo”. Il ministro lancia dunque un appello al dialogo, poiché ci sarebbe il tempo necessario per approntare “una riforma condivisa”.
Esplode la protesta nelle scuole
Il nodo cruciale, com’è evidente, è dato dalla controversa riforma della scuola targata Mariastella Gelmini, introdotta per decreto appena poche settimane fa.
Classi-ponte per gli alunni stranieri?
È cosa nota che il loro numero, un tempo ridottissimo, con gli anni è cresciuto esponenzialmente, specialmente nelle Regioni settentrionali.