L’incontro Letta – Berlusconi

L’incontro tra Letta e Berlusconi c’è stato e sembra essere andato bene. In effetti non si trattava di un semplice incontro di rito o ciclico che si tiene tra il presidente del Consiglio di un governo di unià nazionale e il leader indiscusso del centrodestra che pur senza comparire all’interno del governo ne è indiscutibile uomo ombra. Ombra fino a un certo punto a dire il vero. E non si è trattata di un incontro come tutti gli altri per una serie di ragioni: di certo per la gravità del momento storico che stiamo vivendo, per la rilevanza dei temi all’ordine del giorno ma, in primo luogo, perché ha seguito di meno di 24 ore la condanna a sette anni e interdizione perpetua (non è una sentenza definitiva) di Berlusconi nel processo Ruby.

Zanonato sull’aumento dell’Iva

Oggi ha fatto il punto della situazione economica e fiscale del nostro Paese il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. L’occasione è stata la sua presenza all’assemblea nazionale della Confesercenti che ha tracciato un quadro molo deprimente del proprio settore oltre che del comparto complessivo all’interno del nostro Paese in questo momento. Ovviamente, in maniera intuibile, il ministro Zanonato ha toccato moltissimi punti nel suo breve intervento ma il focus principale sui cui i presenti hanno espresso la massima soddisfazione è stato il passaggio in merito al congelamento dell’aumento dell’Iva.

La sospensione dell’Imu e l’aumento dell’Iva

L’ultimo provvedimento degno di nota del nuovo governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta è arrivato nella giornata di ieri e riguarda le principali questioni economiche. Si tratta, nella fattispecie, del decreto sull’Imu e sul finanziamento della cassa integrazione che è stato firmato per l’appunto nella giornata di ieri da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non si tratta però di un provvedimento in grado di disciplinare la questione interamente in quanto la riforma sulle tasse per la casa è rinviata al mese di agosto.

Le richieste di Bruxelles a Letta

I grattacapi per il nuovo governo del nostro Paese presieduto da Enrico Letta sono purtroppo solo all’inizio, o, almeno, così sembra. E le nubi più scure si addensano in capo alle questioni di politica economica. Se riavvolgiamo il nastro delle ultime settimane al momento immediatamente successivo al giuramento del governo Letta e dei suoi ministri (leggi: Il governo Letta al completo), ricorderemo che il nuovo ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini aveva annunciato come primo provvedimento il Def aggiornato. Subito dopo Letta è partito per aprire il dialogo con i leader europei incontrando Merkel, Hollande e Barroso in rapida successione.

IVA per cassa: le nuove regole da dicembre 2012

Il decreto attuativo dell’art. 32-bis del D.L. n. 83/2012, fatta salva la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà pienamente in vigore in data sabato 1 dicembre 2012 consentendo verosimilmente a chiunque, purché naturalmente direttamente interessato dalla normativa oggi alla nostra attenzione, di adottare le nuove regole che, proprio in quella data, entreranno in vigore sul procedimento di liquidazione dell’IVA mediante contabilità di cassa.

Legge di stabilità 2013: IVA e IMU i principali provvedimenti

La legge di stabilità 2013, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, approderà in Consiglio dei Ministri, con ogni probabilità e come recentemente dichiarato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli, già a partire dalla settimana prossima allo scopo di venir discussa, eventualmente modificata ed opportunamente approvata entro e non oltre i termini di legge che, attualmente, sarebbero stati fissati in data lunedì 15 ottobre 2012.

Silvio Berlusconi dichiara che la manovra è un pasticcio

Meno di 96 ore. Tanto è bastato, al Premier Silvio Berlusconi, per screditare la manovra finanziaria 2011 approvata lunedì scorso. Il nuovo testo della finanziaria 2011-2014, sebbene sia stato riscritto proprio grazie al suo lavoro (i contributi più importanti del premier sono la cancellazione, tramite apposita riforma costituzionale, delle province e della metà dei Parlamentari e l’abolizione della super-IRPEF sui detentori di patrimoni eccedenti i 90.000 euro), a causa delle modifiche occorse in questi ultimissimi giorni, non piacerebbe più al Premier che vorrebbe lavarsene le mani demandando la soluzione del pasticcio a Giulio Tremonti (che avrebbe disertato il CdM previsto per oggi pur di lavorare ai cambiamenti voluti da Berlusconi), Roberto Calderoli e Maurizio Sacconi.