Napolitano approva il voto della Camera

La fresca approvazione, mediante fiducia posta al Governo Monti, della Camera dei Deputati sul testo emendato della manovra salva-Italia, proposta dal governo in data 4 dicembre 2011 e giunta, dopo varie modifiche, all’attuale approvata configurazione, è molto piaciuta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, uscendo dalla Basilica di Assisi, entrò la quale ha assistito al classico concerto natalizio di questo periodo, si è soffermato con i giornalisti dichiarando come i mal di pancia interni ai partiti della maggioranza per una manovra che rischia di mettere contro la politica l’opinione pubblica, evenienza già verificatasi se si considerano le minacce a Monti, sono stati ottimamente ignorati per fare il bene comune.

Minacce a Monti del Movimento Armati Proletari

Le tensioni e le critiche che in Parlamento, soprattutto ad opera della Lega Nord, stanno accompagnando in questi giorni l’iter di approvazione della manovra salva-Italia proposta dal Governo Monti, hanno pian piano travalicato i confini della decenza e delle sedi istituzionali e dalle parole, purtroppo, si è passati ai tragici fatti di cui oggi parliamo.

Nella tarda serata di ieri, infatti, presso il centro di smistamento meccanografico delle Poste Italiane di Lamezia Terme sarebbero state intercettate numerosissime buste sigillate contenti proiettili dei più vari calibri e lettere minatorie.

L’Italia è in recessione

Poco giorni fa segnalavamo, alla vigilia dell’approvazione dal parte del governo della manovra salva-Italia lacrime e sangue, come l’OCSE, il più importante organismo internazionale di tutela e cooperazione economico-finanziaria tra gli Stati, la cui azione si estende su ogni angolo del globo, l’Italia potesse conoscere una fase recessiva a partire dal 2012 e i cui effetti, di conseguenza, si sarebbero fatti sentire soprattutto nel 2013 a causa del mancato raggiungimento del pareggio di bilancio.

Oggi Emma Marcegaglia, leader di Confindustria che più volte, sebbene contraria ai propri interessi, ha dichiarato come la manovra sia necessaria più che mai, è arrivata a ribadire il concetto dell’OCSE sostenendo, però, come l’Italia, in realtà, starebbe già vivendo una serissima fase di recessione che si perpetrerà almeno sino alla fine del 2013.

Tobin Tax per pagare meno tasse

La bagarre tra la Lega Nord, il cui leader ha recentemente dichiarato che la Padania batterà la propria moneta, ed il Governo Monti, reo di voler approvare, anche mediante voto di fiducia, una manovra salva-Italia lacrime e sangue che va a tassare, in maniera decisamente consistente, i consumi ed il reddito delle fasce più povere della popolazione, rappresenta la sintesi, forse migliore di molte altre, dell’esacerbazione cui è giunto attualmente il clima politico, delle tornate in auge lotte di classe tra sindacati e forze politiche, delle lacrime del Ministro Fornero che tutto vorrebbe fuorché una nazione democratica nella quale il governo dovesse chiedere veri e propri sacrifici alla propria popolazione.

Modifiche alla manovra salva-Italia

Oggi alle 10, come ormai ampiamente risaputo, la manovra salva-Italia, che in questi giorni ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri che, in merito alla sua approvazione presso le Camere, ha dato disposizioni in merito alla possibilità che si potesse procedere con voto di fiducia, nonché dalla Commissione Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, approderà, affinché possa finalmente divenire pienamente operativa, alla Camera dei Deputati.

Naturalmente, sin dalla sua approvazione da parte del Governo Monti in data 4 dicembre 2011, la manovra ha subito epurazioni, migliorie, modifiche che, per certi versi, la rendono sostanzialmente differente nonché rispondente alle forze istituzionali quali, appunto, la Commissione Bilancio, e le forze sociali, quali i sindacati, che, pur non soddisfatte al 100% dovranno, per cosi dire, accontentarsi di una serie di provvedimenti che, lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti ha oggi definiti più equi e corretti rispetto alla prima stesura.

La Padania batterà la propria moneta

Sulla questione della manovra salva-Italia, del neo insediatosi, su mandato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Governo Monti e, soprattutto sulla crisi da debito sovrano e sulle difficoltà che l’euro, negli ultimi mesi, ha riscontrato, è tornato a parlare il leader della Lega Nord Umberto Bossi che, a margine di un convegno del proprio partito, recentemente tenutosi a Milano, ha tenuto a precisare la propria opinione sugli argomenti succitati nonché sullo storico alleato Silvio Berlusconi con il quale, lo ricordiamo, ha governato l’Italia, tra alti e bassi, per ben quattro mandati.

Cardinal Bagnasco conferma la possibilità che la Chiesa possa pagare l’IMU

La reintroduzione dell’Imposta Comunale sugli Immobili, adesso rinominata IMU nella manovra salva-Italia, ha scatenato i dissapori di molti italiani nei confronti della Chiesa Cattolica che, come risaputo, non ha mai pagato l’ICI sui propri immobili.

La questione, come universalmente risaputo, è stata affrontata da più punti di vista e, tra discorsi di equità sociale ed antiche remore anticlericali, non si è mai completamente risolta e, dunque, si è rimasti e si rimarrà, ancora per moltissimo tempo, in una situazione di stallo.

Capitali scudati manovra salva-Italia

La manovra economica salva-Italia intende, innanzitutto, cercare di recuperare quanto più capitale possibile, attraverso l’introduzione o la reintroduzione di nuove e vecchie tasse, così da aumentare rapidamente il PIL e, dunque, giungere al pareggio di bilancio entro i tempi prestabiliti.

Abbiamo visto, in sintesi, come ciò sarà possibile grazie all’introduzione di una nuova tassa sul lusso che, in maniera decisamente molto efficiente, andrà a colpire i beni di lusso per eccellenza quali automobili, imbarcazioni ed aeromobili privati.

Tassa sul lusso manovra salva-Italia

Ciò che alla manovra salva-Italia varata dal Governo Monti non si può oggi ne si potrà mai rimproverare è l’idea che, in situazioni quale quella attuale, dovranno contribuire, molto più di altri, sia i politici che i ricchi, ovverosia colori i quali sono da considerare privilegiati (abbiamo già avuto modo di analizzare i privilegi dei politici italiani) o possessori di beni di lusso.

Certamente non sarà molto, purtroppo, e il grosso del prelievo fiscali peserà, comunque la si voglia vedere, sui comuni lavoratori italiani. È però indubbiamente confortante osservare come, per la prima volta nella storia della democrazia moderna ed occidentale, un Presidente del Consiglio dei Ministri abbia volontariamente rinunciato alla propria retribuzione.

Credit Watch negativo per l’Unione Europea

Alla vigilia del vertice che deciderà i destini dell’Italia, dell’Unione Europea e della monete unica per eccellenza, ovverosia l’euro, le agenzie di rating, in particolar modo Standard&Poor’s, danno il proprio giudizio, estremamente negativo, sulla situazione, ponendo in credit watch, con la fortissima possibilità che venga abbassato almeno di un punto, il rating dell’Unione Europea, da sempre considerato da tripla A.

IMU manovra salva-Italia

Uno dei provvedimenti più sostanziosi contenuti nella manovra salva-Italia, il maxi decreto che rivoluzionerà, da cima a fondo, il nostro modo di vivere e di spendere, costringendoci, in un certo senso, a divenire più accorti giacché, in quanto nazione, non ci è più concesso, innanzitutto dai conti pubblici e poi dall’Europa, il lusso dello spreco o dei ritardi, dovendo noi tutti agire nel migliore dei modi possibili, anche grazie a sacrifici ritenuti impensabili, contribuire alla ripresa economica e all’uscita dell’Italia dalla crisi da debito sovrano in cui si trova invischiata a causa del quasi fallimento delle banche dovuto allo scoppio della bolla immobiliare statunitense, è quello riguardante l’introduzione, sulla prima casa, dell’ICI, ovverosia dell’Imposta Comunale sugli Immobili dal Governo Monti ridefinita, nel nome ma non nei contenuti, quale IMU, ovvero Imposta Municipale Unica.

Detrazione 36 manovra salva-Italia

La manovra salva-Italia, recentemente approvata dal Governo Monti, è stata definita una manovra amara per la cui realizzazione, purtroppo, si è chiesto e si richiederà, ancora per lunghissimo tempo, il sacrificio di ogni cittadino di qualsiasi fascia sociale, qualunque sia il reddito a sua disposizione.

Diventeremo, insomma, tutti un po’ più poveri (i primi dati ISTAT affermano come, dal 2012, ogni famiglia italiana sosterrà una spesa per la manovra equivalente a circa 700 euro annui), andremo in pensione più tardi, senza poter godere della pensione di anzianità contributiva e con un assegno mensile decisamente meno corposo di quanto avvenga oggi, subiremo, sul lungo periodo, un prelievo fiscale, soprattutto a causa di una maggiore IVA e alla reintroduzione dell’ICI, imponente.