Berlusconi contro i manifestanti

In questi giorni Silvio Berlusconi è tornato più volte sul tema che sta infiammando le piazze di mezza Italia.

Il premier, sostenuto da tutta la maggioranza, ha contestato duramente le voci che sono circolate in questi giorni inerenti i tagli all’organico, bollandole a tutti gli effetti come menzogne.

Berlusconi ritiene che sulla riforma Gelmini ci sia stato in parte un errore di comunicazione del Governo e in parte un’opera di mistificazione da parte dell’opposizione, dei centri sociali e dei sindacati.

Esplode la protesta nelle scuole

Non sembrano destinate a rientrare nei ranghi in tempi brevi le ondate di protesta ormai diffuse in tutta Italia e che coinvolgono moltissime scuole di ogni ordine e grado oltre a diverse facoltà universitarie.

Il nodo cruciale, com’è evidente, è dato dalla controversa riforma della scuola targata Mariastella Gelmini, introdotta per decreto appena poche settimane fa.

Riforma della scuola

È senza dubbio il punto più controverso dell’intero piano di riforma scolastica preparato dal Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: a partire nel 2009, nelle scuole elementari ritornerà il maestro unico, com’è sempre stato nella tradizione scolastica italiana fino al 1990, allorché l’allora ministro Mattarella rivoluzionò le abitudini della scuola primaria con l’introduzione del triplice insegnante.

In realtà, alla base del progetto della Gelmini non sembrano esserci particolari esigenze pedagogiche bensì più prosaiche necessità di risparmio: puntando l’indice contro le politiche dei precedenti governi di ogni colore che hanno aperto le porte dell’insegnamento a troppi docenti, e talvolta per motivi puramente clientelari, si è arrivati alla situazione attuale in cui le spese delle istituzioni scolastiche sono, a parere del ministro, esagerate.

Riforma Gelmini in dettaglio

Man mano che trapelavano indiscrezioni, se n’è parlato abbondantemente per tutta l’estate. Ora che il decreto-legge si appresta ad affrontare l’esame del Parlamento, si conoscono nel dettaglio i punti salienti della profonda riforma che il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini intende porre in essere a partire dal prossimo anno scolastico (2009-10), salvo alcuni aspetti secondari già in vigore da quest’anno.

Se alcuni punti appaiono forse più di forma che di sostanza (dalla reintroduzione dei voti in luogo dei giudizi al rilancio dell’educazione civica, ribattezzata “Cittadinanza e Costituzione”), è su altre e più profonde questioni che si è acceso un dibattito destinato a durare molto a lungo.