I dati Istat sulla disoccupazione in Italia

Il problema della disoccupazione all’interno del nostro Paese è di portata enorme. In effetti se ne fa un gran parlare, come è giusto che sia: si tratta di uno di quegli argomenti che rimane sempre presente, semmai anche solo sotto traccia, all’interno dell’agenda politica del nostro Paese e che poi, in modo ciclico, si ripresenta in modo prepotente in contemporanea con una qualche esternazione o con la pubblicazione dei dati dell’Istat. E, per quanto ci riguarda, oggi ne parliamo proprio in concomitanza con la pubblicazione dei dati Istat sulla disoccupazione in Italia nel primo trimestre del 2013.

Elezioni 2013: presentata l’Agenda di Confindustria

Presentata ieri a Roma l’Agenda di Confindustria. Sembra contenere le linee guida di politica economica e fiscale di un Paese per quanto è dettagliata. Investe più o meno tutti gli ambiti di governo economico: c’è spazio per la revisione di molte imposte, per la riforma del lavoro, progetti di privatizzazioni, assorbimento dei dettami comunitari e tanto altro. E non manca lo slogan finale sui due milioni di posti di lavoro nel giro dei prossimi cinque anni.

Stipendi italiani più bassi di quelli greci

Stando a quanto recentemente dichiarato dall’Eurostat (l’istituto di statistica ufficiale dell’Unione Europea), i problemi italiani, relativamente al mondo del lavoro, non riguarderebbero solamente la disoccupazione piuttosto che la sottooccupazione, bensì anche i salari di quanti, un lavoro, l’avrebbero già conquistato.

Legge 30/2003 o legge Biagi

La Legge 30/2003, anche conosciuta come Legge Biagi, è la legge “Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro” che regolamenta il mercato del lavoro e fu varata del secondo governo Berlusconi.

Fu Marco Biagi a dare il nome a questa legge, il quale ha lavorato come consulente alla sua stesura, e che fu ucciso nel 2002 a Bologna dalle Nuove Brigate Rosse, come tutti saprete. Tuttavia sono in molti che non associano tale legge a Biagi, in quanto il progetto dello stesso Biagi era abbastanza diverso da quello poi proposto nelle legge.