Al Quaeda ammette che Bin Laden è morto

Domenica 1 maggio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dato la notizia che Osama Bin Laden è stato ucciso da una squadra speciale in Pakistan e poco dopo sono iniziati i festeggiamenti e le manifestazioni in tutte le piazze d’America, senza però che la Casa Bianca rendesse pubbliche le foto che testimoniassero l’avvenuta morte dello sceicco del terrore.
E così sono iniziate le polemiche di tutti coloro i quali non hanno creduto alle parole di Obama, sostenendo che si trattasse di una notizia falsa a causa della mancanza di prove e per il frettoloso funerale celebrato su una portaerei in mezzo al mare, dove il corpo è stato seppellito.

I due volti di Barack Obama

Barack Hussein Obama è una contraddizione in termini, un paradosso vivente che oggi, dopo l’annuncio dell’uccisione di Osama Bin Laden in Pakistan da parte delle truppe speciali americane coadiuvate dall’intelligence pakistana è un uomo diverso, una figura storica diversa da quella che sarebbe stata fino a ieri.
Baluardo e speranza di pace per tutti coloro che lo hanno sostenuto in campo elettorale, fuori e dentro gli Stati Uniti, simbolo di tolleranza e di dialogo dopo aver preso il Nobel per la Pace, primo presidente nero della storia americana e quindi simbolo di rivalsa per tutta la comunità afroamericana che si è presa le sue rivincite dall’abolizione della schiavitù, oggi cos’è rimasto di tutto ciò?

Manifestazioni di piazza per la morte di Bin Laden giuste?

Le manifestazioni per la morte di Bin Laden si sono susseguite per tutta la notte su tutto il territorio americano a partire dal prato antistante la Casa Bianca, da dove Barack Obama ha dato la notizia, a Ground Zero, dove avvenne il terribile attentato alle Twin Towers esattamente dieci anni fa.
Comprensibile la felicità dei cittadini americani, che finalmente dopo dieci anni hanno avuto la loro giustizia, hanno dato un senso alla morte dei loro cari durante l’attentato e in questi lunghi anni di guerra.