Napolitano ancora al centro delle polemiche, perché?

 Il 26 settembre scorso la Corte d’Assise ha deciso che Napolitano deve testimoniare nel processo Stato-Mafia e gli imputati, Riina e Bagarella, ma anche Nicola Mancino, hanno chiesto di assistere in videoconferenza. È un loro diritto ma la Corte non ha confermato le richieste della Procura. Per capire come si sta sviluppando questa storia e perché è così importante la testimonianza di Napolitano, bisognare fare una piccola ricostruzione della faccenda, o meglio di quello che è chiamato “processo per la trattativa Stato-mafia”.

Intercettazioni Napolitano-Mancino accolto il ricorso del Quirinale

 La corte costituzionale ha accolto favorevolmente il ricorso del Quirinale, sul conflitto di attribuzione contestato alla Procura di Palermo, riconoscendo che non spettava alla Procura valutare  la rilevanza o meno delle intercettazioni né il decidere sulla loro distruzione o meno ai sensi dell’articolo 271 del codice di procedura penale.

Giorgio Napolitano rassicura sul taglio della spesa pubblica

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insignito, come tempo fa avemmo avuto modo di vedere, del titolo di King George dal New York Times nonché incoronato uomo dell’anno dall’edizione italiana dell’importante rivista statunitense Wired, sarebbe tornato a parlare, nel corso del proprio incontro istituzionale con il proprio omologo tedesco, il Presidente della Repubblica tedesca Christian Wulff, della crisi economica che, in questi ultimi anni, avrebbe investito ogni economia Occidentale sebbene si sia fatta sentire, in particolar modo, sull’Europa e sull’Italia.

Giorgio Napolitano elogiato a livello internazionale

Giorgio Napolitano, grazie alla perizia, alla discrezione, all’efficacia ed alla semplicità dimostrate in questi difficili anni, doti non consuete grazie alle quali è sempre riuscito a traghettare l’Italia al di là degli scandali che l’hanno coinvolta sin dalla sua investitura quale Presidente della Repubblica, può a ben diritto venir considerato, se non altro per essere sempre riuscito ad essere e sembrare dignitosamente super partes, uno dei migliori politici, uno dei migliori Presidenti che la nostra bistrattata nazione abbia mai conosciuto.

NAPOLITANO INCONTRA I NUOVI ITALIANI

Situazione del governo italiano nel novembre 2011

Che i conti relativi al bilancio dello Stato non tornino è ormai chiaro a tutti,e le misure annacquate in discussione in questi giorni, quelle previste nel maxi-emendamento alla legge di stabilità per intenderci, sono solo un ultimo strenuo tentativo di porre un argine di contenimento al debito e una flebile spinta alla ripresa dell’economia.
Ma i conti che in queste ore interessano forse di più al presidente del consiglio sono quelli che tra qualche giorno decideranno la sorte del suo governo.

Governo sull’orlo della crisi

Dopo l’incontro di ieri pomeriggio con il leader del Partito Democratico Pierluigi Bersani e dell’Unione di Centro Pierferdinando Casini, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha continuato le riunioni con i principali esponenti del governo italiano e dell’opposizione accogliendo al Quirinale sia gli esponenti del Popolo della Libertà che della Lega Nord.

CRISI DA DEBITO SOVRANO

Merkel dice che l’Italia intervenga sui conti pubblici

Nonostante sia stata approvata dal Governo la Manovra Finanziaria 2011, in cui l’obiettivo è di cercare di risaneare il debito pubblico, oggi arriva un monito dalla Germania che esorta l’Italia ad intervenire sui conti pubblici.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto che l’Italia deve essere in grado di dimostrare di affrontare nel modo corretto le riforme di bilancio atte a restituire fiducia agli altri stati dell’Unione.

Giustizia lettera di Napolitano

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto una lettera al vice-presidente del Csm Michele Vietti, nella quale invita al senso della misura e della responsabilità da parte di tutti.

Napolitano ha scritto che nelle contrapposizioni politiche ed elettorali, soprattutto sul tema della giustizia, si sta toccando il limite oltre il quale possono insorgere le più pericolose esasperazioni e degenerazioni.

Clandestini in Italia parla Napolitano

Giorgio Napolitano, appena rientrato da Budapest, ha letto le dichiarazioni dei politici in merito alle risposte dell’Unione Europea relative al decreto appena varato in materia di emergenza immigrazione e si è detto molto preoccupato.
Infatti se prima il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva dichiarato che se l’UE non è in grado di aiutare l’Italia a far fronte alla difficile crisi dell’immigrazione, è meglio che permetta al nostro paese di uscire dall’Unione; dopo si è unito il ministro dell’Interno Roberto Maroni che ha detto alla Francia di non aderire al trattato di Schengen se non vuole prendersi la responsabilità di accogliere i migranti provenienti dalla Tunisia, che vogliono entrare nel paese.

Riforma giustizia: Pdl pronto a modifiche

In seguito ai dubbi sollevati dal Quirinale, Pdl e Lega sembrano intenzionati a fare una leggera marcia indietro sulla riforma della giustizia, modificando la versione originaria dell’emendamento Pini alla legge comunitaria che allarga la responsabilità civile dei magistrati.

Il testo che non era piaciuto del tutto al Presidente Giorgio Napolitano, sarà sostituito da un emendamento che ripristinerà il “dolo e la colpa grave” e introdurrà “la violazione manifesta del diritto“, senza tuttavia fare differenze tra diritto comunitario e diritto interno.