Le reazioni alla lista dei ministri

Il nostro Paese ha finalmente un nuovo governo. Nel pomeriggio di sabato il premier incaricato onorevole Enrico Letta ha avuto un ultimo e lungo colloquio chiarificatore con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: due ore e un quarto circa per sistemare gli ultimi aspetti di un esecutivo che, per forza di cose, rimarrà nella storia, se non altro per la travagliatissima gestazione che ha portato avanti. Fatto sta che, alla fine, Letta ha sciolto la riserva, è diventato Presidente del Consiglio a tutti gli effetti e ha comunicato la lista dei ministri (leggi: Tutti i ministri del nuovo governo Letta).

Vendola si dimette da deputato

 In questi giorni un’intervento parlamentare da parte del movimento cinque stelle aveva riportato in auge il problema del doppio incarico all’interno del Parlamento. Infatti sono tanti gli eletti, tra deputati e senatori, che ricoprono più incarichi istituzionali sia come consiglieri regionali che provinciali. Il caso di Nichi Vendola forse era quello più eclatante e sul quale si è polemizzato tanto, così il governatore della Regione Puglia per fugare ogni dubbio ha pensato bene di presentare le sue dimissioni da deputato per tornare a governare a tempo pieno la sua Puglia.

L’appello al voto per il centrosinistra di Zagrebelsky, Asor Rosa, Eco e Rodotà

Ci si avvicina al voto, ormai siamo al countdown finale e iniziano ad arrivare le prime adesioni ai vari schieramenti da parte di personalità dello spettacolo e della cultura. Questo è il caso di Zagrebelsky, Asor Rosa, Umberto Eco, Stefano Rodotà che insieme hanno iniziato una raccolta di adesioni, nel mondo della cultura, per sostenere lo schieramento del centrosinistra. L’obiettivo dell’iniziativa è la necessità di questo Paese di avere un governo stabile, autorevole e rispettabile a livello europeo e così scongiurare di restituire il potere a uomini che hanno condotto l’Italia ad un passo dal fallimento.

Primarie centrosinistra vanno al ballottaggio Renzi e Bersani

 Il primo turno delle primarie del centro sinistra tenutosi ieri, non ha ancora un vincitore, non essendoci stato il fatidico 50% + 1 di voti raggiunti da nessuno dei 5 candidati. L’appuntamento democratico ieri ha visto la partecipazione in tutta Italia di più di 3 milioni di persone che hanno sottoscritto la carta d’intenti Italia bene comune ( www.primarieitaliabenecomune.it ) e donato ben 2€.

Vendola e Camilleri verso le Europee

Era nell’aria da tempo, ma si è ormai consumata definitivamente la rottura fra le due anime di Rifondazione Comunista: il governatore pugliese Nichi Vendola ha ufficialmente dato vita a “Rifondazione per la Sinistra”, il cui obiettivo è quello di riallacciare i rapporti con altre formazioni della galassia della sinistra (lo SD di Mussi, i Verdi…) e di dialogare col Partito Democratico, verso il quale, peraltro, Vendola si mantiene aspramente critico.

Nella sua migrazione, Vendola si porta dietro alcuni pezzi da novanta di PRC, come gli ex-segretari Fausto Bertinotti e Franco Giordano. Inutili gli ultimi appelli di Paolo Ferrero, che invita ad evitare “una scissione verso destra” e il rischio di una “subalternità” al PD.

Rifondazione verso la spaccatura

Ennesima scissione alle porte per una sinistra radicale da mesi in caduta libera di consensi e di idee per un rilancio.
La lunga e complessa vicenda del quotidiano “Liberazione” sta infatti portando alle estreme conseguenze lo scontro fra il segretario Paolo Ferrero e il suo rivale Nichi Vendola, governatore della Puglia.

Facciamo un passo indietro: il quotidiano di partito, da tempo in crisi profonda di vendite, viene investito da un profondo progetto di rinnovamento fortemente voluto da Ferrero, che pone come primo obiettivo la sostituzione del direttore Piero Sansonetti.