
Hiroshima e Fukushima a 67 anni dalla prima bomba atomica

Si legge “Berlusconi si inginocchia a Parigi“, “Alla Francia Parmalat, a noi gli immigrati“, “Silvio, ma che fai?” e via di questo passo…
Il premier ha premesso, in occasione della conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa Madama, che il governo è convinto che l’energia nucleare rappresenta il futuro per tutto il mondo.
Come spiegato dal ministro, anche in questo caso, così come nel caso del nucleare, il referendum divide in due. Tuttavia è un tema di grande importanza…
Questa decisione dovrebbe portare all’annullamento del referendum sul nucleare previsto per il prossimo 12-13 giugno.
Gianfranco Fini ha definito questa una scelta saggia e opportuna. La commissione Attività produttive del Senato voterà il parere sul decreto legislativo sull’individuazione dei siti per i nuovi impianti nucleari.
Nel provvedimento ci sono le regole che stabiliscono la determinazione dei siti dove creare le nuove centrali nucleari, e vengono anche stabiliti incentivi per i comuni che accoglieranno questi impianti.
Come ricordato dallo stesso ministro, la delega ha scadenza a metà febbraio per la localizzazione delle aree e per lo statuto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.
Il tema principale ora sarà quello dell’individuazione dei siti su cui costruire le nuove centrali, oltre a quello di decidere le compensazioni per le aree che ospiteranno queste centrali.
Sono stati approvati due schemi di decreto legislativo dal governo, uno che riguarda la localizzazione e l’esercizio degli impianti di energia elettrica e nucleare e l’altro sulla normativa della ricerca e della coltivazione di tali aree.
Ovviamente però viene stabilito che tale impianto deve sottostare alle severe regole stabilite dal Trattato Ceea (Comunità europea dell’energia atomica).