Nuovo partito di Beppe Grillo: Movimento di Liberazione Nazionale

Avevamo già parlato in più occasioni dell’imminente scesa in campo di Beppe Grillo sul fronte politico e in tale occasione avevamo avuto modo di diffondere alcuni punti fondamentali del suo programma elettorale.

Con 7 macro tematiche di governo anche Beppe Grillo fonda un partito e si appresta a presentarsi alle prossime elezioni con il Movimento di Liberazione Nazionale ovviamente a 5 stelle. Beppe Grillo vuole puntare principalmente sulla legalità di governo, sulla lealtà e sullo sfruttamento intelligente dell’innovazione.

Nasce il PDL con un congresso di 3 giorni

Durante la “tregiorni“, che proclamerà la nascita ufficiale del nuovo partito liberale PDL, Silvio Berlusconi interverrà solamente due volte e, oggi pomeriggio, il premier parlerà per circa due ore di fila ripercorrendo alcune tappe che lo hanno condotto dalla sua scesa in campo nel 1994 alla nascita del nuovo partito definito come Popolo delle Libertà.

Saranno tanti gli aneddoti del discorso di Berlusconi scritto in prima persona e snellito per l’occasione tra i quali ci sarà l’ingresso in politica nonostante l’opposizione dei suoi fedeli consiglieri Confalonieri e Letta, la caduta del primo governo, il successo del secondo governo Berlusconi, la pausa Prodi e infine il nuovo successo elettorale che gli ha regalato la terza presidenza del consiglio.

Allam e Pionati, due nuove liste

A quanto pare, in Italia lo spazio politico per creare nuovi partiti non manca mai, o alla peggio lo si crea apposta fondando una lista a propria immagine e somiglianza.

É il caso di Magdi Cristiano Allam e di Francesco Pionati, entrambi alle prese con la costruzione del proprio movimento, ed entrambi con le idee piuttosto chiare sulle mosse da fare.

Il giornalista Allam, ex musulmano convertito al cattolicesimo in diretta mondiale pochi mesi fa ricevendo il battesimo direttamente dalle mani del pontefice Benedetto XVI, riprende il tema a lui più caro dell’identità cristiana dell’Italia e dell’Europa, e fonda una sua lista (“Protagonisti per l’Europa cristiana”) che si pone il preciso obiettivo di contrastare ogni fenomeno che possa in qualche modo danneggiarla, a partire dal radicamento dell’Islam.

Nasce il partito di Carlo Taormina

In Italia, si sa, è difficile resistere alla tentazione di plasmarsi un partito a propria immagine e somiglianza. Anche in tempi come quelli attuali, in cui tanto a destra quanto a sinistra le liste maggiori lavorano per un’unificazione, non mancano le iniziative di chi preferisce restare al di fuori di questi processi e costruire la propria lista in totale autonomia.

La caratteristica più significativa, e che di certo costituisce uno stacco netto rispetto a quanto avveniva durante la cosiddetta “Prima Repubblica”, è dato dal fatto che il tratto fondante delle nuove liste non è offerto tanto dai valori che si propone di rappresentare quanto piuttosto dalla personalità e dal carisma (vero o presunto) guadagnatosi dal suo fondatore.

E anche per l’avvocato Carlo Taormina è giunto il momento di scendere in campo.