Le stime dell’Ocse sull’economia italiana

L’andamento dell’economia del nostro Paese non lascia ben sperare né gli analisti di mercato né gli investitori nazionali e internazionali né, tanto meno, tutti noi italiani. E quando si verifica una situazione del genere significa di solito che sono negativi un po’ tutti i parametri in base ai quali si legge l’andamento dell’economia di un Paese, vale a dire sia quelli relativi all’economia reale che quelli inerenti all’economia di mercato e e al settore di borsa. Lo spunto su una nuova analisi sulle condizioni economiche del nostro Paese ci deriva direttamente da un nuovo rapporto dell’Ocse.

Recessione dell’Italia dal 2012

Le questioni politico-economiche che stanno scuotendo le fondamenta dell’unione monetaria europea, per la quale si prospetta, secondo i più scettici, un futuro di disgregazione e consequenziali rinunce all’euro al fine di tornare alle ben più solide valute nazionali, riguardano noi tutti e, per tale motivo, sono da analizzare con attenzione al fine di eviscerarne ogni considerazione possibile.

Stipendi italiani al 23° posto dell’Ocse

L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha messo l’Italia al 23esimo posto nella classifica degli stipendi netti, sui 30 paesi che fanno parte dell’organizzazione.

Per quanto riguarda il potere d’acquisto il nostro paese sale solamente di una posizione, non in linea con il risultato degli stipendi. Pietro Giordano, Segretario Nazionale di Adiconsum, sostiene da tempo ormai, che per l’Italia è impossibile rilanciarsi economicamente se il potere d’acquisto dei cittadini continua a calare invece che a salire.

III congresso delle religioni del mondo in convegno Kazakhstan

Giunge al terzo anno il congresso delle più grandi religioni del mondo unite alle religioni tradizionali e si svolgerà ad Astana il primo e il secondo giorno di Luglio.

Durante questo terzo congresso in Kazakhstan saranno presenti le principali delegazioni delle religioni mondiali unite anche alla organizzazione della conferenza islamica, all’ONU, all’UNESCO e all’OCSE. Negli ultimi anni il Kazakhstan ha dimostrato di saper convivere egregiamente con più di 200 etnie diverse all’interno del proprio stato e con diverse religioni.