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Nuovo partito moderato, liberista, cattolico
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E proprio quest’ultimo, Gianfranco Fini, presidente della camera, ha tenuto un discorso importante sottolineando il fatto che il PDL non è un Forza Italia allargato, nel partito nuovo sono presenti gli ideali che accomunano tutte le persone liberali che prima erano in AN e Forza Italia.
Saranno tanti gli aneddoti del discorso di Berlusconi scritto in prima persona e snellito per l’occasione tra i quali ci sarà l’ingresso in politica nonostante l’opposizione dei suoi fedeli consiglieri Confalonieri e Letta, la caduta del primo governo, il successo del secondo governo Berlusconi, la pausa Prodi e infine il nuovo successo elettorale che gli ha regalato la terza presidenza del consiglio.
Popolo della Libertà, Lega Nord, Partito Democratico, Italia dei Valori e UDC hanno infatti concordato sulla soglia del 4%, che di fatto mette tutte queste liste al riparo ma danneggia i mille partitini che, soprattutto a sinistra, eroderebbero il numero dei rappresentanti eletti dalle liste maggiori.
Nella sua migrazione, Vendola si porta dietro alcuni pezzi da novanta di PRC, come gli ex-segretari Fausto Bertinotti e Franco Giordano. Inutili gli ultimi appelli di Paolo Ferrero, che invita ad evitare “una scissione verso destra” e il rischio di una “subalternità” al PD.
Osservando infatti i risultati per i governatori regionali, al primo posto si colloca una new-entry, il siciliano Raffaele Lombardo (67% di gradimenti), che scalza dal primato il lombardo Roberto Formigoni (66%). A seguire il veneto Giancarlo Galan (58%), mentre il primo presidente regionale di centrosinistra, l’umbra Maria Rita Lorenzetti, è solo quarto al 56%.
Ultimo posto per il campano Antonio Bassolino, con solo il 39%, che fa rimpiangere il 62% che deteneva il giorno delle elezioni.
Facciamo un passo indietro: il quotidiano di partito, da tempo in crisi profonda di vendite, viene investito da un profondo progetto di rinnovamento fortemente voluto da Ferrero, che pone come primo obiettivo la sostituzione del direttore Piero Sansonetti.
Fra i più convinti sostenitori dell’idea di Veltroni di sganciare il PD dalla sinistra radicale, Follini da tempo risulta essere uno degli esponenti democratici che più lavora per un’alleanza duratura con l’Unione di Centro alternativa al centrodestra.
É il caso di Magdi Cristiano Allam e di Francesco Pionati, entrambi alle prese con la costruzione del proprio movimento, ed entrambi con le idee piuttosto chiare sulle mosse da fare.
Il giornalista Allam, ex musulmano convertito al cattolicesimo in diretta mondiale pochi mesi fa ricevendo il battesimo direttamente dalle mani del pontefice Benedetto XVI, riprende il tema a lui più caro dell’identità cristiana dell’Italia e dell’Europa, e fonda una sua lista (“Protagonisti per l’Europa cristiana”) che si pone il preciso obiettivo di contrastare ogni fenomeno che possa in qualche modo danneggiarla, a partire dal radicamento dell’Islam.