Scontro Alfano – Annunziata, interviene la Rai

L’intervento a gamba tesa della giornalista di Rai 3 Lucia Annunziata non poteva passare inosservato. Nell’ambito della sua trasmissione settimanale, che va in onda ogni domenica su Rai 3, l’ospite della Annunziata era il segretario del Pdl Angelino Alfano. Il vivace scambio di battute tra la Annunziato e Alfano ha richiamato l’attenzione del direttore generale della tv di stato che ha pubblicamente richiamato all’ordine la giornalista campana.

Intesa Berlusconi-Bersani per votare subito

Che la nuova legislatura sia nata già morta, o meglio, moribonda è opinione molto diffusa tra i commentatori di qualsiasi area politica. E che gli accadimenti di ogni giorno, sia prima che dopo l’inizio ufficiale della legislatura, siano successive testimonianze della debolezza delle nuove Aule è altrettanto evidente. Prova ne sia che da più parti sembra si tratti di una partita giocata a scacchi per sacrificare la legislatura numero diciassette e tornare alle urne quanto prima. Almeno sembra che queste siano le intenzioni degli acerrimi nemici, sempre più spesso negli ultimi giorni acerrimi alleati, Berlusconi e Bersani.

Roberto Fico Presidente della Camera?

 

All’apertura delle Camere e quindi al via ufficiale della nuova legislatura le questioni ancora da risolvere sono parecchie. In qualche caso si tratta di aspetti secondari, in altri, si tratta di elementi di vitale importanza per l’agenda politica del nostro Paese. Il nostro pensiero va, in maniera intuibile, alla questione dell’elezione del Presidente della Camera dei Deputati (oltre a quella del Capo dello stato dove ci sono Prodi e D’Alema in corsa per il Quirinale), vale a dire a una questione di enorme rilevanza non solo per le qualità del candidato scelto, per gli obblighi costituzionali che dovrà gestire e per il suo ruolo in senso lato. Ma una questione di enorme rilevanza anche per quanto riguarda la logica delle attribuzione delle poltrone tra i partiti, un sistema di per sé complesso, ma, questa volta, gravato dalle difficoltà del risultato elettorale maturato.

Il PDL da Napolitano

Nuova puntata nella corsa al Quirinale. Nella giornata di ieri si sono fatti più fitti i colloqui tra le parti interessate, laddove per parti interessate facciamo riferimento agli esponenti dei principali partiti. Ma facciamo riferimento anche, in maniera intuibile, a chi, ancora per qualche settimana, è il legittimo inquilino di Palazzo del Quirinale. Ovviamente la partita è apertissima e, mai come in questa occasione, l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica diventa uno snodo cruciale.

I processi di Berlusconi. Continua lo scontro Magistratura – Pdl

 Continua lo  scontro tra magistrati e Pdl,  la manifestazione degli esponenti del partito del Popolo della Libertà ha radicato il braccio di ferro nonostante il monito di Napolitano di rispettare le istituzioni e sopratutto la magistratura. L’ Anm ha preso  le difese di tutti i magistrati coinvolti nei processi di Berlusconi, affermando la netta indipendenza della magistratura che opera nel nome della giustizia e non per fini politici.

Prodi e D’Alema in corsa per il Quirinale

Entra nel vivo la campagna elettorale per le candidature al Quirinale. Prodi e D’Alema gli ultimi nomi forti in corso per la Presidenza della Repubblica e al centro del dibattito politico che ne scaturisce. Ovvia l’opposizione da parte del Pdl, meno l’ostracismo interno al centrosinistra per due nomi entrambi provenienti dalla stessa area. Anche perché la corsa alla presidenza della Repubblica si gioca anche sul terreno dei rapporti tra magistratura e politica in cui la posizione di Berlusconi ha un peso innegabile.

Berlusconi ricoverato: processo Ruby sospeso

Periodo difficile per l’ex Capo del governo Silvio Berlusconi. Dopo il brillante risultato elettorale, infatti, nelle settimane immediatamente successive alle operazioni di spoglio, il leader del Pdl ha iniziato, o meglio, è tornato ad essere al centro della cronaca giudiziaria italiana. Tanti gli appuntamenti al Palazzo di Giustizia di Milano e tante scadenze concentrate in questi giorni: Rubygate, Mediatrade e le vicende relative alle intercettazioni Fassino – Consorte (leggi: Berlusconi condannato per l’intercettazione di Consorte e Fassino). A tutto ciò si aggiungono i problemi di salute.

Rubygate: la requisitoria dell’accusa

La requisitoria del pm Antonio Sangermano nel filone del processo Rubygate è stata pronunciata poche ore fa, eppure le parole della pubblica accusa risuonano ancora in modo veemente ed estremamente deciso nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Milano. Non si tratta di toni enfatici propri dell’immediato periodo post elettorale, si tratta, piuttosto, di contenuti nuovi che il pm rovescia sul banco degli imputato. Contenuti nuovi e vecchi al tempo stesso potremmo dire, perché, nei fatti, sono riconfermate tutte le accuse.

Il programma di Grillo

L’ago della bilancia della politica italiana è il Movimento a Cinque Stelle di Beppe grillo. Non si tratta di un’affermazione propagandistica a tinte forte, per altro ben assimilabile al linguaggio dell’ex comico ligure, eppure, è la realtà dei fatti, quella uscita dai seggi elettorali di tutta Italia. Del resto, facendo riferimento ai dati della Camera come è buona abitudine fare in queste occasioni, appare chiaro che circa un italiano su quattro ha affidato la sua preferenza proprio al Movimento a Cinque Stelle.

Il Pd dopo le elezioni: Renzi per le consultazioni?

La situazione all’interno del Partito Democratico all’indomani delle elezioni è confusionaria. Non si tratta di un giudizio di valore, nel senso che non stiamo criticando un’organizzazione farraginosa e in alcuni punti visibilmente lacunosa, quanto piuttosto stiamo fotografando dall’esterno come i numeri, forse forse, ci sono anche, ma metterli sul campo in una formazione affidabile sarebbe impresa ardua anche per il più navigato tra i commissari tecnici.

Il PD apre al Movimento 5 stelle. Nessun inciucio con PDL

 Le elezioni 2013 consegnano all’Italia una sola certezza: l’instabilità di governo. Il PD ottiene più voti ma non la maggioranza al Senato che invece va alla coalizione PDL-LEGA. Il boom atteso del Movimento cinque stelle c’è stato portando i ragazzi di Grillo a diventare il primo partito alla Camera dei Deputati. In questo caos ora però bisogna provare a governare, sarebbe non auspicabile un’altra campagna elettorale e un altro voto nell’immediato.