Aumenti luce, gas ed autostrade

Secondo le più importati associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, il CNCU di cui fanno parte la Federconsumatori, il Codacons, l’Adusbef e simili, ogni famiglia italiana spenderà, nel 2012, circa 2.100 euro in più di quanto speso nel 2011.

Gli aumenti, secondo quanto preliminarmente rilevato, si faranno percepire sin da gennaio 2012 e riguarderanno i più svariati settori con particolare riferimento all’energia elettrica, al gas ed al pedaggio autostradale.

Nuovi pedaggi Anas

Come scritto anche su MotoriLive, dal prossimo mese di maggio l’Anas potrebbe introdurre su diverse tratte autostradali nuovi pedaggi.

Ha confermato questa intenzione direttamente Pietro Ciucci, il presidente dell’Anas, il quale ha parlato di pedaggi sui tratti come il Grande raccordo anulare di Roma e la Salerno-Reggio Calabria, a partire dal prossimo 1 maggio 2011.

Adiconsum ancora contro gli aumenti autostradali

Come sappiamo e come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, con l’arrivo dell’anno nuovo sono arrivati anche nuovi aumenti per i pedaggi autostradali, praticamente in tutta Italia, con poche distinzioni.

Questi aumenti sembrano effettivamente inadeguati e privi di ogni significato, se non quello di far cassa, in quanto le condizioni delle strade ed i servizi sono sempre gli stessi, se non addirittura peggiorati in alcuni casi limite.

Aumenti pedaggi autostradali reazione di Adiconsum

Come raccontato su MotoriLive, con l’inizio del 2010 sono arrivati anche molti rincari dei pedaggi autostradali in tutta Italia, e la reazione delle Associazioni a tutela dei Consumatori non ha tardato ad arrivare, con Adiconsum in prima fila.

Secondo Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum, questi aumenti sulle reti autostradali italiane non sono in alcun modo giustificati, per un sistema di strade che è rimasto praticamente fermo agli anni ’60.

In alcuni tratti autostradali l’incremento dei pedaggi sarà addirittura del 4,78%, con una media di rialzi del 2,4%: solo per fare un esempio costerà 6 euro transitare sulla Roma – L’Aquila.