La ripresa dell’industria ad aprile

Che la situazione economica all’interno del nostro Paese sia assolutamente critica non è più ormai una notizia. O meglio non lo è dal punto di vista classico vale a dire laddove per notizia si fa riferimento in modo implicito e diretto ad una qualche novità. Diciamo invece che secondo il nostro punto di vista anche ogni annotazione, sia essa relativa ad un dato periodo di tempo o relativa anche ad un solo settore, e semmai anche di nicchia, che fotografi un dato momento l’andamento di un dato settore economico all’interno del nostro Paese rappresenta essa stessa una notizia.

Le stime dell’Ocse sull’economia italiana

L’andamento dell’economia del nostro Paese non lascia ben sperare né gli analisti di mercato né gli investitori nazionali e internazionali né, tanto meno, tutti noi italiani. E quando si verifica una situazione del genere significa di solito che sono negativi un po’ tutti i parametri in base ai quali si legge l’andamento dell’economia di un Paese, vale a dire sia quelli relativi all’economia reale che quelli inerenti all’economia di mercato e e al settore di borsa. Lo spunto su una nuova analisi sulle condizioni economiche del nostro Paese ci deriva direttamente da un nuovo rapporto dell’Ocse.

L’industria in Italia

L’andamento dell’economia del nostro Paese è ormai in una spirale negativa da molti mesi, anzi, a questo punto, allo stato delle cose, possiamo dire da anni. E se volessimo provare a individuare quei settori che non risentono della crisi, o meglio, questi comparti dell’economia nazionale che appaiono leggermente più impermeabili alle conseguenze della fase recessiva in cui ci troviamo, faremmo fatica a contarli sulle dita anche di una sola mano. Ebbene, il settore industriale, a questo punto, non può che inserirsi nel solco delle predite.

Pil Italia in calo da sette trimestri

I dati pubblicati dall’Istat in merito all’andamento dell’economia all’interno del nostro Paese non lasciano ben sperare. In effetti un incipit del genere potrebbe essere lo stesso utilizzato già varie volte e già qualche mese in una serie di occasioni differenti. E se una considerazione del genere può da un lato essere una battuta amara, potrebbe dall’altro anche servirci da monito per aprire nuovamente gli occhi sul fatto che in seguito a tutti i cambiamenti – prima il governo tecnico del premier dimissionario Mario Monti, poi il vuoto post elettorale e adesso il governo di unità nazionale del premier Letta – sono le condizioni economiche del nostro Paese le più dure da cambiare.