
Premier Monti e riforma del lavoro

Macroeconomicamente parlando, giacché di provvedimenti in grado di smuovere le variabili macroeconomiche ci stiamo occupando, possiamo affermare che le politiche fiscali di qualunque Stato possono essere di carattere espansivo oppure ancora restrittivo.
La compartecipazione, in particolare, sarà del 44,7% fino al 2013, mentre per gli anni successivi sarà determinata da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Dal 2013 in poi, inoltre, il gettito sarà distribuito sulla base dei consumi registrati sul territorio.
In tale occasione Attilio Befera ha avuto la possibilità di spiegare in dettaglio il sistema del rientro dei capitali detenuti all’estero in base alle direttive di legge proposte dal ministro Tremonti.
La legge verrà applicata per tutte le attività finanziarie e patrimoniali che risiedono a sono risiedute all’estero (in paesi extra EU) fino al 31 dicembre 2008 presentando domanda di rientro a partire dal 15 settembre 2009 fino al 15 aprile 2009.
La proposta consiste nell’elevare l’imposta irpef di due punti percentuali per i redditi superiori ai 120 mila euro e questa cifra la detengono anche i parlamentari che saranno chiamati a votare questo nuovo disegno di legge. In tempo di crisi chi è ricco deve aiutare il più povero spiega Franceschini e questi soldi (si pensa un rientro di 500 milioni di euro) serviranno ad aiutare le 5 milioni di famiglie considerate povere o sull’orlo della povertà.
Si parla già, negli ambienti della politica, di “Roma Capitale”, intendendola secondo un profilo di netta autonomia, forse assimilabile a quella della città di Washington, in America, non appartenente ad alcuno dei cinquanta Stati bensì capoluogo di un distretto federale a sé stante.