Hugo Chavez è morto

 Ieri, in tarda serata, è stato dato l’annuncio al mondo intero della morte dell’ultimo “caudillo” del sudamericano Hugo Chávez Firas nato a Sabaneta il 28 luglio del 1954. Chávez ha governato fino a ieri il Venezuela, forte dell’ennesima vittoria elettorale che lo eleggeva per la quarta volta consecutiva presidente di uno degli stati più importanti dell’america Latina. Simón Bolívar fu uno dei leader carismatici sudamericani al quale si ispirava, venerandolo a tal punto da collocare nel palazzo presidenziale una poltrona vuota detta del “Libertador” Bolívar accanto alla sua.

Ustica, dopo più di trent’anni la prima verità

 Alle ore 20.59 e 45 secondi del 27 giugno 1980, l’aereo DC-9 I-Tigi ITAVIA in volo da Bologna a Palermo con il nominativo radio IH870 scompare dagli schermi radar del centro di controllo di Roma. L’aereo era precipitato nel mar Tirreno, in acque internazionali, tra l’isola di Ponza e Ustica.

Scontri a Londra causano la prima vittima

Gli scontri che in questi giorni stanno mettendo a ferro e fuoco Londra diventano di ora in ora sempre più violenti. Giunge infatti ora la notizia che l’uomo raggiunto da un proiettile sparato da un poliziotto inglese lunedì sera, non abbia superato la notte e sia morta.

Proprio per questo motivo David Cameron, tornato in tutta fretta dalle proprie ferie a Londra, avrebbe deciso di convocare per giovedì 11 luglio 2011 il Parlamento al completo perché si discuta della grave situazione di guerriglia che sta sconvolgendo la capitale, per cercare di individuarne i motivi scatenanti e provvedere ad approntare le adeguate contromisure.

Dal Molin, battute finali

Sul contestatissimo piano di ampliamento della base militare americana “Dal Molin”, alle porte di Vicenza, siamo ormai alla stretta finale prima dell’inizio dei lavori.

Contro l’ampliamento si sono espresse nel tempo, con manifestazioni e proteste, numerose figure: no-global e pacifisti, forze politiche e semplici cittadini, riuniti per lo più nel comitato civico “No Dal Molin”.

La decisione, già presa da tempo e confermata dall’attuale Governo nazionale, è quella di consentire ai militari statunitensi di acquisire il controllo di ampie fasce di terreno intorno alla superficie attuale, al fine di espandere la struttura.