La Fiat condannata all’assunzione di 145 dipendenti

E’ notizia di questi giorni che la Fiat, la più importante azienda italiana produttrice di automobili, sarebbe stata recentemente costretta, dai giudici del tribunale ordinario di Roma, ad assumere ben 145 dipendenti, 19 dei quali dovranno altresì godere di un sostanzioso indennizzo pari a quasi 3.000, che secondo l’accusa sarebbero stati ingiustamente discriminati.

Il governo deve superare le ingerenze dei partiti

Considerando le difficoltà che lo Stato italiano starebbe incontrando nel dotarsi di una specifica legge che vieti ogni forma di corruzione, e che recepisca, dunque, le più moderne normative europee sul delicato argomento, si potrebbe certamente affermare, senza tema di smentite, come il berlusconismo, qui inteso quale sinonimo della politica che, negli ultimi 20 anni, avrebbe governato l’Italia e che avrebbe avuto in Silvio Berlusconi, nonché nel modo di essere e di agire dell’ex Premier, il proprio più fulgido rappresentante, sia tutt’altro che stato abbattuto e come il (fallimentare?) esperimento parmense non avrebbe sino ad oggi sortito il benché minimo effetto.

PdL e Pd si dividono l’AGCOM

Se qualcuno ancora si stesse chiedendo e domandando quale mai potrebbe essere la ragione fondante del successo di Beppe Grillo, del grillismo e dell’antipolitica a dispetto di quella che, da sempre, saremmo abituati a chiamare proprio politica, potrebbe davvero aver ricevuto, nella giornata di oggi, un’illuminazione oltremodo chiarificante a causa del barbaro spettacolo al quale avremmo noi tutti, cittadini italiani, assistito nel corso delle nomine dei garanti delle telecomunicazione e della privacy.

Terremoto, calcio e Vaticano scuotono l’Italia

Supponiamo, solamente per un momento, che un osservatore straniero, che per qualche tempo non avrebbe avuto alcun modo di accedere, per un qualsiasi motivo, di accedere ad alcuna fonte di informazione, accendesse improvvisamente una televisione italiana e si sintonizzasse su un qualsiasi notiziario: si troverebbe dinanzi ad un’Italia letteralmente alla deriva.

Vendola chiede a Bersani di andare a sinistra

Sostenevamo solamente ieri, con il supporto dei più importanti analisti ed esperti politici italiani, come le elezioni amministrative, nonché i più recenti fatti politici, economici e finanziari italiani, avessero sancito la fine della Seconda Repubblica e l’inizio della Terza Repubblica.

La Terza Repubblica italiana

Nel caso in cui qualcuno di voi si stesse ancora chiedendo il significato degli attuali sconvolgimenti politici italiani, domandandosi se e quando vi sarà il definitivo abbattimento della cosiddetta Seconda Repubblica a favore dell’ormai auspicata Terza Repubblica italiana, si rassereni e rassicuri poiché, quel preciso e, a nostro modo di vedere, catartico, momento, sarebbe arrivato proprio in questi giorni e, più in particolare, proprio in queste ore.

Mario Monti conferma la possibilità degli Eurobond

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, di ritorno da una seduta straordinaria dei principali membri dell’Unione Europea tenutasi negli scorsi giorni a Bruxelles, sarebbe intervenuto a Piazza Pulita, il programma brillantemente condotto dal competente Corrado Formigli, e, nel corso del lunghissimo faccia a faccia con il conduttore e giornalista di LA 7, avrebbe parlato soprattutto di Eurobond, Grecia, Italia, default e molti altri interessantissimi, e quanto mai pressanti, argomenti di  attualità economica, politica, finanziaria.

Il MoVimento 5 Stelle è il primo partito d’Italia

Non stiamo impazzendo ne sostenendo, contrariamente a quanto affermerebbero i sondaggi, che pure conosciamo molto bene, che il movimento politico, poiché di questo si tratterebbe e non già di un vero e proprio partito o movimento partitico che dir si voglia, guidato da Bebbe Grillo, sia veramente ed effettivamente il primo partito d’Italia.

La crisi della Grecia deve essere un problema dell’Unione Europea

Nonostante le più importanti ed autorevoli istituzioni economiche e finanziarie europee ed internazionali quali, a titolo puramente esemplificativo, il Fondo Monetario Internazionale, stiano seriamente pensando di porre un freno ed un limite alla Grecia, imponendole lo stop alla propria disastrosa esperienza con la moneta unica, il problema della Grecia dovrebbe finalmente diventare, per lo meno a nostro avviso, un vero e proprio problema politico e sociale dell’intera Unione Europea.