Continua lo scontro tra magistrati e Pdl, la manifestazione degli esponenti del partito del Popolo della Libertà ha radicato il braccio di ferro nonostante il monito di Napolitano di rispettare le istituzioni e sopratutto la magistratura. L’ Anm ha preso le difese di tutti i magistrati coinvolti nei processi di Berlusconi, affermando la netta indipendenza della magistratura che opera nel nome della giustizia e non per fini politici.
processo Mills
Silvio Berlusconi prosciolto per prescrizione al processo Mills
I processi di Berlusconi
L’Economist contro Berlusconi, “l’uomo che ha fregato l’Italia”
L’articolo si intitola “The man who screwed an entire country” che tradotto letteralmente significa, l’uomo che ha fregato un intero paese e quello che segue è un’analisi dettagliata di quello che è stato il governo di Berlusconi dal 1994 ad oggi.
Dopo aver specificato che è stato il primo ministro in carica con “maggiore anzianità di servizio“, solo dopo a Mussolini, l’articolo spiega per quale motivo Berlusconi non è la figura adatta a guidare l’Italia e perchè non lo è stata in tutti questi anni.
Processo Mills, bloccato contestatore
In una pausa, il premier ha parlato con i giornalisti e ha definito i giudici valorosi, figure quasi eroiche a cui va tutta la riconoscenza ed il rispetto; i toni però sono subito cambiati quando Berlusconi ha parlato di quei magistrati della procura di Milano che lo hanno incriminato, ritornando sempre alla solita solfa dell’attacco politico, in cui gli sono state rivolte chiaramente accuse infondate.
Nel frattempo ci sono stati tafferugli fuori dal palazzo di Giustizia di Milano, quando il presidente del Movimento della Giustizia Pietro Giovannetti, ha cercato di manifestare il suo sdegno contro Berlusconi ma è stato allontanato in malo modo dagli agenti della Digos che lo hanno strattonato e costretto al silenzio.
Dettagli Lodo Alfano
La legge definita come Lodo Alfano altro non è che una rivisitazione del cosiddetto Lodo Schifani di qualche anno fa quando poi era stato giudicato incostituzionale da parte della Corte Costituzionale.
In base a quelle indicazioni è stato rielaborato il testo in modo da garantire costituzionalità.
Si lavora all’alternativa al lodo Alfano
Molti collaboratori del Presidente del Consiglio sono infatti convinti che tale legge rischia di andare contro il principio di uguaglianza dettato dalla Carta fondamentale della Repubblica, e la bocciatura del lodo Alfano segnerebbe la ripresa a Milano del cosiddetto “processo Mills” e di quello sui diritti televisivi, entrambi a carico di Silvio Berlusconi e interrotti nei mesi scorsi. Senza contare, inoltre, il rischio dell’abrogazione in seguito al referendum promosso da Antonio Di Pietro.