Referendum, affluenza del 41,10% ieri sera

Ormai alla chiusura dei seggi elettorali mancano ancora poco più di due ore e poi inizierà lo spoglio delle schede, ma i dati che sono stati diffusi nella mattinata di oggi dichiarano che a votare sono andati il 41,10% degli italiani e che facilmente il quorum potrebbe essere stato raggiunto.
Secondo le proiezioni fatte dagli esperti del ministero degli Interni rispetto ai dati che sono stati diffusi ieri sera, il quorum sembra essere vicino, in quanto per raggiungerlo mancherebbero i voti di poco più di cinque milioni di italiani (senza contare il voto degli italiani all’estero).
Non ci saranno però più altre rilevazioni dei dati fino alla chiusura dei seggi ma Roberto Maroni, ministro degli Interni, ha pronosticato un esito positivo per l’affluenza ai seggi anche di questa lunga mattinata.

Quorum significato

In queste ultime settimane no si fa altro che parlare di elezioni, ballottaggi, ma soprattutto dei referendum che si terranno i prossimi 12 e 13 giugno in cui si dovranno abrogare le leggi sul legittimo impedimento, sulla privatizzazione dell’acqua e sull’energia nucleare e proprio di ieri è la notizia che la Cassazione ha stabilito che il referendum sul nucleare si farà, nonostante il voto alla fiducia del Governo al Decreto Omnibus.

Come indire un referendum

In previsione del referendum che si terrà i prossimi 12 e 13 giugno in cui si chiederà ai cittadini di esprimersi sull’abrogazione delle leggi sulla privatizzazione dell’acqua, sull’introduzione dell’energia nucleare e sul legittimo impedimento, abbiamo spiegato come bisogna fare per abrogare abrogare una legge.
Oggi vogliamo invece spiegare come si fa ad indire un referendum e di cosa c’è bisogno: in primo luogo è necessario che i cittadini raccolgano 500.000 firme che devono, prima di tutto, essere validate dalla Corte di Cassazione.
Se a quest’ultima va bene, allora la proposta passa alla Corte Costituzionale che dovrà così indire il referendum.

La legge elettorale non si cambia

Il 23% non è bastato per far abrogare l’attuale legge elettorale e, così, è il secondo referendum nel corso di pochi anni che non raggiunge il quorum elettorale.

La gente ormai è stanca del referendum poichè nel corso degli anni ha notato che votare al referendum non serve a nulla. Nel corso degli anni abbiamo notato che, in molti casi, il voto del referendum è stato buttato via da alcune leggi arrivate dopo.

Affluenza ai minimi storici

Ieri sera alle 22 aveva votato solamente il 16,5% degli aventi diritto, un dato veramente basso che si pone come percentuale ai minimi storici per un referendum popolare.

Nella giornata di domenica si poteva votare dalle 7 del mattino alle 10 di sera, ma solamente un misero 16,5% si è recato alle urne e in molti hanno preferito non ritirare le schede del referendum laddove si doveva votare anche per i ballottaggi. In molti seggi si sono verificate delle irregolarità e sicuramente la magistratura dovrà trovare i colpevoli.