Consultazioni: il governo di Berlusconi

Governo di coalizione. Questa l’idea di Silvio Berlusconi e della coalizione di centrodestra in merito alle consultazione avviate, per la seconda volta dopo l’esito infruttuoso del primo round, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il governissimo dunque, come risposta alla paralisi istituzionale in cui il nostro Paese si è venuto a trovare subito dopo le elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio (leggi: Dal M5S nessuna fiducia a Bersani). A dire il vero, il cavaliere e i più alti rappresentanti dei partiti della sua coalizione non si sono spostati di una virgola,vale a dire che hanno ribadito il concetto già espresso durante la prima fase delle consultazioni.

Licenziamenti per assenteismo colpiscono Renato Brunetta

L’Italia dei contrari e delle contraddizioni continua, come sempre, a generare paradossi che, in un paese moderno e civilizzato come il nostro, preda com’è di importantissime questioni che ci vedono implicati in spinose vicende internazionali che vorrebbero la massima attenzione, vorremmo non doverci sorbire quotidianamente.

RENATO BRUNETTA DA DEI CRETINI AI CONTESTATORI

Renato Brunetta dà dei cretini ai contestatori [video]

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta sta collezionando con sempre maggiore insistenza nemici su nemici.

Qualche settimana fa Brunetta aveva accusato alcuni provocatori di essere il peggio dell’Italia, subito questa sua affermazione è stata a dir poco strumentalizzata e molti giornali hanno voluto sottolineare il proprio punto di vista dicendo che il ministro aveva offeso i precari quando in realtà questo non è assolutamente vero.

Nuovo Codice dell’amministrazione digitale

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a quella che potrebbe essere una svolta nella storia dell’Italia, ossia il passaggio dalla carta all’amministrazione digitale, sfruttando le tecnologie moderne come internet e la posta elettronica.

Il nuovo Codice dell’amministrazione digitale è stato approvato dal CdM ed è stato definito importantissimo anche dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, secondo il quale questa rivoluzione investirà tutti gli italiani.

Lo stato della pubblica amministrazione nel 2008 secondo Brunetta

Il 15 ottobre scorso è stato presentato al Parlamento dal ministro Brunetta un testo che riassume un anno di riforme in Italia, che fa il punto sullo stato della Pubblica Amministrazione nel 2008 nel nostro paese.

In questo testo, in corso di pubblicazione sulla Gazzeta Ufficiale, tratta moltissimi temi: l’operazione trasparenza sui curricula, gli stipendi dei manager, le norme antifannulloni, l’introduzione della posta elettronica certificata e la class action.

Brunetta e i ragazzotti in cerca di sensazioni

Da una parte c’è Brunetta e dall’altra i ragazzi, da una parte la riforma Gelmini e dall’altra alcuni studenti in rivolta. E’ una sintesi molto frettolosa, ma più o meno è quello che sta succedendo in queste ore intorno all’università.

La riforma dell’università è l’ultimo tema affrontato dai manifestanti che si dicono in rivolta perchè il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini ha attuato una serie di provvedimenti al fine di contenere le spese e risparmiare sui costi inutili o quasi.

L’amministrazione pubblica digitale prosegue il suo cammino

Intervistato dal “Sole 24 Ore”, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha esposto le linee generali dei suoi nuovi piani per aumentare l’efficienza e ridimensionare i costi della Pubblica Amministrazione, che da sola – sostiene il ministro – “vale il 15-20% del PIL”.

Brunetta ritiene che alcuni interventi mirati e massicci possano incrementare l’efficienza dei diversi organi pubblici del 40-50% rispetto a oggi.

L’impegno di spesa per attuare gli obiettivi del ministro non sembra proibitivo: circa un miliardo e quattrocento milioni da qui fino alla fine della legislatura, da impiegare principalmente per potenziare radicalmente l’impiego delle nuove tecnologie in ogni angolo della Pubblica Amministrazione.

Nasce l’Agenzia per l’Innovazione

Prevista già dalla legge finanziaria per il 2006, è finalmente venuta alla luce l’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, tenuta a battesimo dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta.

L’Agenzia, con sede a Milano e presieduta dal professor Renato Ugo, avrà il compito di valorizzare e facilitare la diffusione capillare fra le piccole e medie imprese delle nuove conoscenze, da concretizzare in brevetti e da applicare su scala nazionale e internazionale.

Brunetta difende la sua proposta sulle pensioni

Renato Brunetta non ha preso bene le numerose levate di scudi contro la sua proposta di parificare l’età pensionabile di uomini e donne, elevando quella di queste ultime.
In un’intervista a “Repubblica”, il ministro della Funzione Pubblica ha difeso strenuamente la sua proposta, utilizzando toni piuttosto duri contro i suoi critici.

“Quanta ipocrisia, quanta superficialità, quanta arroganza dai nostri soloni e soloncini di destra e sinistra!

Brunetta e la pensione delle donne

Sulla spinta della sentenza di condanna proveniente nelle settimane scorse dalla Corte di Giustizia Europea, il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha proposto di unificare l’età pensionabile di uomini e donne, e in particolare elevare l’età femminile per il raggiungimento della pensione di vecchiaia dagli attuali sessant’anni a sessantacinque, come per gli uomini.

Brunetta verso la diffusione dei tornelli

Forte della popolarità raggiunta con le sue iniziative contro la classe dei “fannulloni” annidati negli uffici pubblici, il ministro Renato Brunetta si è da poco lanciato in una nuova iniziativa, quella dei tornelli, diretta ad ostacolare la piaga dei dipendenti pubblici che si assentano dall’ufficio negli orari di lavoro per motivi privati: chi va al bar, chi a fare la spesa, chi addirittura a svolgere un altro lavoro.

Una diffusissima piaga italica cui siamo abituati da sempre e che sembrava ineliminabile, almeno fino a quando il vulcanico Brunetta non ha immaginato una possibile soluzione: immettere, appunto, dei tornelli elettronici all’ingresso, tali da registrare scrupolosamente gli spostamenti di ogni dipendente e rendere molto più difficile compiere abusi e farla franca.

Progetto Erasmus per gli impiegati pubblici

Il progetto Erasmus, tutti lo sanno, è nato una ventina di anni fa in ambito comunitario e ha consentito a decine di migliaia di studenti universitari di spostarsi per un periodo di sei mesi o un anno presso una città estera, frequentando in loco i corsi di studio e sostenendo esami pienamente riconosciuti anche dall’Università di partenza.

Più di ogni altra cosa, l’Erasmus ha consentito ai nostri ragazzi di accrescere una mentalità nuova, a livello europeo, favorendo l’integrazione comunitaria e sviluppando una nuova consapevolezza.