12 punti e tanta incertezza sulla riforma della giustizia

Matteo Renzi, prima che s’iniziasse seriamente a parlare di riforma della giustizia, ha presentato il 30 giugno delle linee guida in 12 punti, insistendo soprattutto sulla responsabilità civile dei magistrati, sul falso in bilancio e sul Csm. Ma per quanto riguarda le intercettazioni?

La riforma della giustizia ha dei tempi, come tutte le proposte che il nuovo premier ha fatto in questi mesi. Il testo della riforma dovrà essere presentato al Consiglio dei Ministri entro il 29 agosto, lasciando spazio alla discussione relativa ai temi più caldi, cioè la responsabilità civile dei magistrati, il falso il bilancio e il Csm. Questi temi sono considerati caldi per il fatto che Renzi deve lottare per differenza di vedute con un fronte molto forte che va da Alfano a Berlusconi.

Giustizia lettera di Napolitano

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto una lettera al vice-presidente del Csm Michele Vietti, nella quale invita al senso della misura e della responsabilità da parte di tutti.

Napolitano ha scritto che nelle contrapposizioni politiche ed elettorali, soprattutto sul tema della giustizia, si sta toccando il limite oltre il quale possono insorgere le più pericolose esasperazioni e degenerazioni.

Riforma giustizia: Pdl pronto a modifiche

In seguito ai dubbi sollevati dal Quirinale, Pdl e Lega sembrano intenzionati a fare una leggera marcia indietro sulla riforma della giustizia, modificando la versione originaria dell’emendamento Pini alla legge comunitaria che allarga la responsabilità civile dei magistrati.

Il testo che non era piaciuto del tutto al Presidente Giorgio Napolitano, sarà sostituito da un emendamento che ripristinerà il “dolo e la colpa grave” e introdurrà “la violazione manifesta del diritto“, senza tuttavia fare differenze tra diritto comunitario e diritto interno.

Riforma giustizia: stop del Quirinale sulla responsabilità dei giudici

Al Quirinale non piace la norma sulla responsabilità civile dei giudici. Il cosiddetto emendamento Pini sarebbe sbagliato nel metodo, nel merito e nei tempi.

Il Quirinale sostiene che questo emendamento sarebbe destinato solo ad alimentare un gratuito scontro con la magistratura.

In questi giorni l’obiettivo del Colle è quello di far capire a Pdl e Lega che la riforma della giustizia non può passare così com’è, addirittura che forse sarebbe meglio lasciar perdere.

Berlusconi: “Pm cittadini come gli altri”

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente ad una convention del Pdl a Torino a sostegno del candidato sindaco Michele Coppola, ha detto che l’autonomia dell’azione penale secondo la legge significa solo che anche i pm sono cittadini come gli altri e devono rispettare le norme e le priorità che sono indicate dal Parlamento.

Berlusconi ha dichiarato che la responsabilità civile dei magistrati se sbagliano è quella che devono pagare, perché questo è il minimo richiesto in uno stato di diritto.

Magistrati pronti alla rivolta contro il governo

Come detto dal pm di Milano Armando Spataro, se saranno annunciate riforme epocali, serviranno risposte altrettanto epocali, in merito ovviamente alla riforma della giustizia che sta cercando di portare avanti il governo.

Sembra essere concreto il pericolo infatti di una norma transitoria che farebbe entrare in vigore subito parti definite devastanti dai giudici stessi, come per esempio il ridimensionamento del Csm, l’autonomia della polizia giudiziaria ed il nuovo potere della difesa nei processi.

Riforma giustizia arriva in Consiglio dei ministri

Forse già oggi potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri la riforma sulla giustizia. Le bozze, pronte già da novembre, potrebbero essere presentate questa mattina nel corso della riunione a palazzo Chigi.

La nuova riforma prevede un ddl costituzionale per separare le carriere di giudici e pm, per dividere in due il Csm e per dare più poteri al ministro della Giustizia. Il governo potrebbe poi anche procedere con un ddl sulla responsabilità civile dei magistrati.