
Bossi: “Fini ce l’ha col Nord”

A partire dal 14 agosto 2009 infatti sono state attivate una serie di nuove regole per la gestione degli autovelox e delle multe. Fino a prima dell’estate infatti gli apparecchi per il controllo della velocità e delle multe venivano affidate ampiamente a società private pagate a provvigione che avevano il pieno controllo delle apparecchiature nonchè delle foto scattate dagli autovelox che sempre più spesso non erano segnalati ed erano posizionati in punti strategici e nascosti non tanto per reprimere l’alta velocità, ma per fare cassa ovvero per massimizzare gli introiti del comune e della società privata che ne gestiva il lavoro.
Lo stupratore della notte di capodanno con molta probabilità prenderà il massimo della pena (9 anni) che diventeranno 6 grazie alla scelta del rito abbreviato e potrà usufruire di un ulteriore sconto di un terzo di pena per essere incensurato fino ad arrivare a 4 anni e se avverrà un risarcimento in denaro prima della fine del processo, lo stupratore godrà di un ulteriore sconto di un terzo di pena arrivando a 2 anni e otto mesi che è sotto la soglia dei 3 anni per il quale non è previsto il carcere.
La legge Bossi-Fini, come noto, vincola la concessione dei permessi di soggiorno alla titolarità di un contratto di lavoro: poiché si prevede che nei prossimi anni, purtroppo, le imprese avranno i loro problemi a sopravvivere sul mercato e non mancheranno i tagli occupativi, sarà molto difficile che nuovi emigranti possano trovare lavoro in Italia.
Il completo censimento dei campi, avviato nella primavera scorsa (fu uno dei primissimi atti del governo Berlusconi-quater), sta arrivando ad una fase cruciale: nonostante le durissime prese di posizione adottate dall’opposizione, da molte associazioni di volontariato e persino dalla Chiesa Cattolica, Maroni ha ugualmente proseguito lungo la strada intrapresa.
Una delle ultime idee, venuta questa volta al capogruppo alla Camera Federico Bricolo, è quella di attribuire ad ogni immigrato extracomunitario accolto regolarmente nel nostro Paese un inusuale permesso di soggiorno a punti, ispirato con tutta evidenza alla riforma che nel 2003 ha profondamente rinnovato le patenti di guida degli italiani.
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