Bossi: “Fini ce l’ha col Nord”

La situazione è difficile, Fini ce l’ha con il Nord“. Queste le prime considerazioni di Umberto Bossi, segretario della Lega e ministro delle Riforme, espresse oggi a una festa del Carroccio in Valcuvia. “Per Berlusconi la strada è molto stretta – ha poi detto – se Silvio dava retta a me si andava ad elezioni prima“.

Nuove regole per gli autovelox

Il ministro Maroni aveva già avvisato della modifica delle regole per la repressione dell’alta velocità sulle strade da parte dei veicoli a motore.

A partire dal 14 agosto 2009 infatti sono state attivate una serie di nuove regole per la gestione degli autovelox e delle multe. Fino a prima dell’estate infatti gli apparecchi per il controllo della velocità e delle multe venivano affidate ampiamente a società private pagate a provvigione che avevano il pieno controllo delle apparecchiature nonchè delle foto scattate dagli autovelox che sempre più spesso non erano segnalati ed erano posizionati in punti strategici e nascosti non tanto per reprimere l’alta velocità, ma per fare cassa ovvero per massimizzare gli introiti del comune e della società privata che ne gestiva il lavoro.

Clandestini e Inciviltà: parla Maroni

Gli ultimi fatti di criminalità accaduti in Italia hanno fatto indignare gran parte degli italiani. Uno stupro in Italia viene ancora visto come un fatto di micro criminalità dove uno stupratore che commette il reato per la prima volta non si fa nemmeno un giorno di carcere.

Lo stupratore della notte di capodanno con molta probabilità prenderà il massimo della pena (9 anni) che diventeranno 6 grazie alla scelta del rito abbreviato e potrà usufruire di un ulteriore sconto di un terzo di pena per essere incensurato fino ad arrivare a 4 anni e se avverrà un risarcimento in denaro prima della fine del processo, lo stupratore godrà di un ulteriore sconto di un terzo di pena arrivando a 2 anni e otto mesi che è sotto la soglia dei 3 anni per il quale non è previsto il carcere.

Verso il blocco dell’immigrazione

Il ministro degli Interni Roberto Maroni sta valutando di imporre per due anni il blocco totale sulla concessione dei permessi di soggiorno a favore degli immigrati extracomunitari. I motivi sono diversi, a partire dalle massicce regolarizzazioni degli ultimi anni fino ad arrivare alla pesantissima crisi economica di questi mesi che, secondo molti analisti, deve ancora produrre i suoi effetti più pesanti sulla nostra economia.

La legge Bossi-Fini, come noto, vincola la concessione dei permessi di soggiorno alla titolarità di un contratto di lavoro: poiché si prevede che nei prossimi anni, purtroppo, le imprese avranno i loro problemi a sopravvivere sul mercato e non mancheranno i tagli occupativi, sarà molto difficile che nuovi emigranti possano trovare lavoro in Italia.

Maroni contro i Rom irregolari

Prosegue la battaglia del ministro degli Interni Roberto Maroni contro i numerosi irregolari presenti nei campi-nomadi diffusi in tutta la Repubblica, appartenenti per lo più all’etnia Rom.

Il completo censimento dei campi, avviato nella primavera scorsa (fu uno dei primissimi atti del governo Berlusconi-quater), sta arrivando ad una fase cruciale: nonostante le durissime prese di posizione adottate dall’opposizione, da molte associazioni di volontariato e persino dalla Chiesa Cattolica, Maroni ha ugualmente proseguito lungo la strada intrapresa.

Soggiorno a punti per gli immigrati

 Di tanto in tanto, gli esponenti della Lega Nord si fanno notare per delle proposte sicuramente fuori dal comune. Alcune cadono nel vuoto, altre hanno miglior fortuna, ma di certo nessuna di esse lascia indifferenti chi le ascolta.

Una delle ultime idee, venuta questa volta al capogruppo alla Camera Federico Bricolo, è quella di attribuire ad ogni immigrato extracomunitario accolto regolarmente nel nostro Paese un inusuale permesso di soggiorno a punti, ispirato con tutta evidenza alla riforma che nel 2003 ha profondamente rinnovato le patenti di guida degli italiani.