Sarkozy non molla sulla questione Rom

Prosegue il dibattito tra Francia e Commissione Europea sulla questione dell’espulsione dei Rom, attuata dal governo Sarkozy, e appoggiata in pieno anche dal premier Silvio Berlusconi.

Al vertice Ue a Bruxelles ci sarebbe stato un duro scontro verbale tra Nicolas Sarkozy ed il presidente dell’esecutivo europeo Josè Manuel Barroso. Tuttavia il presidente francese ha smentito l’accaduto, dichiarando come non ci sia stato nessuno scambio eccessivo o violento tra le due parti.

Berlusconi sta con Sarkozy sulla questione dei Rom

Torna d’attualità il tema legato all’espulsione dei Rom voluto dalla Francia, con conseguente polemica scaturita tra Unione Europea e Francia.

E’ intervenuto nella questione anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervistato dal giornale transalpino Le Figaro, il quale ha dichiarato di essere dalla parte di Sarkozy e della Francia, auspicando inoltre che Italia e Francia assieme possano scuotere l’intera Unione Europea riguardo al problema.

Rom e clandestini, l’Italia sotto accusa

Thomas Hammarberg, commissario del Consiglio d’Europa per i diritti umani, non le ha proprio mandate a dire le sue accuse al nostro Paese. Già in alcune occasioni precedenti, il commissario aveva puntato l’indice contro il rischio-xenofobia e la scarsa memoria del rispetto dei diritti umani in Italia; ma, complice una visita nei giorni scorsi ad un campo nomadi presso il quartiere Casilino a Roma, Hammarberg ha trovato nuovi argomenti per rincarare la dose.

Le condizioni abitative dei rom non sono piaciute al commissario, che ha parlato di “condizioni inaccettabili”, per di più “rese ancora peggiori dalla pioggia”.

Maroni contro i Rom irregolari

Prosegue la battaglia del ministro degli Interni Roberto Maroni contro i numerosi irregolari presenti nei campi-nomadi diffusi in tutta la Repubblica, appartenenti per lo più all’etnia Rom.

Il completo censimento dei campi, avviato nella primavera scorsa (fu uno dei primissimi atti del governo Berlusconi-quater), sta arrivando ad una fase cruciale: nonostante le durissime prese di posizione adottate dall’opposizione, da molte associazioni di volontariato e persino dalla Chiesa Cattolica, Maroni ha ugualmente proseguito lungo la strada intrapresa.